Le donne del Casalnuovo si ribellano: “Si alla ZTL ma servono correzioni e il rilancio vero del quartiere”

Partita la petizione dall’iniziativa di alcune donne del quartiere

Conversano – Questa volta sono le donne che abitano il Casalnuovo a lanciare una petizione (allegata a questo articolo) per rivedere e riscrivere l’Ordinanza n. 38 del 1 giugno 2016 che istituisce la zona ZTL (Zona a Traffico Limitato) nell’area limitata da via Di Vagno, via Matteotti, via XXIV Maggio e Corso Umberto. Una ZTL che inibisce la sosta a tutti gli autoveicoli, residenti compresi pur prevedendone il passaggio per le operazioni di carico e scarico. Un provvedimento che ha preso alla sprovvista alcuni residenti che non ne conoscevano i termini e, addirittura, alcuni di loro che invece ne conoscevano termini e condizioni. Alla prova dei fatti si sono avuti due effetti: i residenti sono stati costretti a trovare posti macchina ben lontani dalla propria abitazione ed in alcuni casi troppo lontano; i commercianti di via Matteotti hanno avuto modo di constatare che il provvedimento che dava la possibilità agli abitanti del Casalnuovo di parcheggiare senza alcun limite di tempo anche sulla stessa via Matteotti di fatto sottraeva stalli a clienti dei negozi dell’arteria commerciale di Conversano.
E così alcune abitanti del Casalnuovo hanno deciso di lanciare una petizione che loro stesse definiscono non “contro” ma “per”. Si dicono favorevoli alla ZTL ma con dei correttivi che vadano anche incontro ai commercianti di via Matteotti, che lascino comunque libera da autoveicoli via Acquaviva e che consentano laddove possibile parcheggiare ai residenti nel Casalnuovo che:” non è diversa da corso Umberto dove ciò è possibile pur avendo il Casalnuovo una valenza storico-architettonica nettamente inferiore a quella del nucleo antico”.
Ecco le proposte inserite all’interno della petizione che nei prossimi giorni sarà presentata ufficialmente in Comune ai sensi dell’art. 139 dello Statuto Comunale.

1) Confermare le strisce gialle in via XXIV Maggio;

2) Istituire fasce orarie riservate di parcheggio gratuito per i residenti sulle strisce celesti di via Matteotti e via Rosselli che siano compatibili con le esigenze degli esercizi commerciali e i loro clienti: dalle ore 21.00 alle ore 9.00 e dalle ore 13,00 alle ore 17,00;

3) Istituire aree di sosta con strisce gialle in alcune delle strade del Casalnuovo, che non intralcino il transito e che siano ben distribuite in tutto il quartiere, per il parcheggio dei soli residenti (limite di una auto per nucleo familiare); solo via Acquaviva deve avere il divieto di sosta per tutti i residenti; definire un calendario di date in cui ripristinare il divieto assoluto di parcheggio in tutte le strade del Casalnuovo;

4) Predisporre in tempi rapidi un progetto esecutivo immediatamente cantierabile, per la realizzazione di un parcheggio interrato in P.zza Moro e il recupero dell’intera piazza;

5) Installare videocamere per i principali varchi di accesso al Casalnuovo perché siano realmente disincentivati accessi di non residenti; installare videocamere in via Acquaviva e in altri punti più isolati del Casalnuovo;

6) Predisporre un progetto organico di rilancio del Casalnuovo;

7) Impegnare i beneficiari di ReD – Reddito di Dignità – per effettuare servizi comunitari e progetti di sussidiarietà per gli anziani che vivono soli, per famiglie con bambini piccoli ma anche servizi per il decoro urbano e il monitoraggio delle strade.

Sette proposte organiche, quindi, per ridare slancio ad un quartiere e prospettive di vita collettiva attraverso i nuovi strumenti a disposizione. Una sfida lanciata da donne del quartiere che sono partite da una criticità e vorrebbero offrire il proprio contributo alla regolamentazione. Insistono, infatti, nel dire: “Noi vogliamo la ZTL ma deve essere normata in maniera diversa per quanto possibile e, soprattutto, non vogliamo fermarci alla risoluzione del problema del traffico in quanto vogliamo sfruttare le opportunità che ci offre il Casalnuovo per una convivenza attiva e più solidale. Per questo invitiamo a firmare la petizione e a coinvolgere tutti in questo nuovo corso di partecipazione attiva. Per firmare la petizione cliccate QUI