Ultime notizie
ITINERARIO SEGRETO DEL CUORE VERSO LA FEDE
Karl Rahner

ITINERARIO SEGRETO DEL CUORE VERSO LA FEDE

[occhiello]

Nella Lettera Apostolica “Porta fidei”, con la quale si indice l’Anno della fede, Benedetto XVI rileva che “nel nostro contesto culturale tante persone, pur non riconoscendo in sé il dono della fede, sono comunque in una sincera ricerca del senso ultimo e della verità definitiva sulla loro esistenza e sul mondo. Questa ricerca è un autentico “preambolo” alla fede, perché muove le persone sulla strada che conduce al mistero di Dio. La stessa ragione dell’uomo, infatti, porta insita l’esigenza di “ciò che vale e permane sempre”. Tale esigenza costituisce un invito permanente, inscritto indelebilmente nel cuore umano, a mettersi in cammino per trovare Colui che non cercheremmo se non ci fosse già venuto incontro [Sant’Agostino, Confessioni]. Proprio a questo incontro la fede ci invita e ci apre in pienezza”.

La dichiarazione del Pontefice fa eco ad un’altra celeberrima espressione del Vescovo d’Ippona: “Hai fatto il nostro cuore per Te, Signore, ed inquieto è il nostro cuore finchè non riposi in Te”.
D’altronde, “l’esigenza-invito permanente, inscritto nel cuore umano” ad intraprendere un viaggio dello spirito, ci rimanda alla affermazione del filosofo e matematico francese Blaise Pascal relativa alle “ragioni del cuore”, capaci di intuire ed aprire all’uomo il sentiero che conduce verso l’Assoluto, il Dio vivente.

Questa linea di pensiero che prende l’avvio dal mistero dell’uomo, dall’esperienza di interrogarsi, dall’ansia della ricerca, dall’avvertire la necessità di un “oltre” che giustifichi le istanze del cuore, è presente in Newman, ma viene approfondita dal teologo gesuita Karl Rahner (1904-1984). Teologo della “sotterraneità”, perché convinto che la strada verso Dio passa anche attraverso le profonde aspirazioni che Egli stesso colloca nel cuore. Siamo, pertanto, “programmati per Dio” già prima di aprirci ad una fede esplicita. Ed è sul “campo di battaglia” del cuore che lo Spirito ci invita alla fede e a gettare “il nostro piccolo io nell’immensità divina”. Siamo come un fiume che cerca il mare. Come il fiume, attratto dal mare senza saperlo, trova tortuosamente la strada per raggiungerlo, così la nostra aspirazione verso “l’oltre” ci porta, spesso anche inconsapevolmente, a quell’orizzonte ultimo che è Dio.

Nella Enciclica Redemptoris Missio, del 7 dicembre 1990, a sei anni dalla morte dell’illustre gesuita, Giovanni Paolo II°, ribadendo il valore della salvezza che “se destinata a tutti deve essere messa in concreto a disposizione di tutti”, faceva eco al pensiero del teologo Rahner, dichiarando di doversi “ritenere che lo Spirito Santo nel modo che Dio conosce…opera invisibilmente nel cuore di tutti gli uomini”.

Si può ben concludere, pertanto, che Rahner, avendo intuito la rapidità con la quale da molte persone venivano abbandonate le tradizionali forme di trasmissione di fede, abbia voluto elaborare una “teologia del profondo” che scaturisce dalla interiorità dell’uomo, e si rivela un nuovo possibile itinerario che conduce alla fede.

Un volume del sociologo A.Castegnaro, apparso di recente, dal titolo Fuori dal recinto. Giovani, fede, Chiesa: uno sguardo diverso (Milano, Àncora, 2013), conferma il graduale passaggio delle nuove generazioni da un cristianesimo sociologico, “assorbito con il latte materno”, ad un cristianesimo di scelta personale.

La teologia del cuore si presenta, soprattutto ai giovani, come itinerario, recondito ma prezioso, in grado di condurli alla porta aperta della fede, attirandoli, forse anche inconsapevolmente, col fascino della Bellezza, della Verità, dell’Amore.

2131 Visite
pubblicit-assicurazione

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>