Io non permetterò mai e poi mai che le librerie scompaiano in questo mondo! (Michiko Aoyama)

Ci sarà sempre gente per cui i libri sono necessari, L’incontro con il libro che diventerà importante per qualcuno avviene anche nelle librerie. Io non permetterò mai e poi mai che le librerie scompaiano in questo mondo! (Michiko Aoyama)

Nel suo romanzo “Finché non aprirai quel libro”, pervaso da un senso di leggerezza nonché best-seller nel suo Paese, la scrittrice giapponese Aoyama narra di varie persone che vivono in una imprecisata città nipponica, che finiscono per passare dalla biblioteca di un centro sociale di quartiere, ove la bibliotecaria, una figura massiccia apparentemente impacciata e sbrigativa, non solo è in grado di esaudire in modo esauriente le richieste di lettura, ma inserisce nella lista dei libri consigliati anche un volume che non ha nulla a che fare con le richieste fatte, ma capace di scatenare la curiosità e aprire la mente del sorpreso visitatore. E si sottolinea che gli incontri con i libri importanti possono capitare anche – io direi soprattutto – nelle librerie.

Le librerie indipendenti sono davvero una grande risorsa culturale che hanno le città e i paesi e le libraie e i librai che le gestiscono sono persone che prima ancora di una grande professionalità, sono animate da una grande passione. Devono lottare contro le vendite online, contro i grandi “supermercati” del libro, ed anche contro l’avvento dei libri elettronici.

Nonostante queste avversità, incredibilmente, queste librerie resistono e riescono a diventare dei riferimenti per il luogo in cui si trovano – Conversano inclusa – non soltanto dispensando utili suggerimenti, ma anche organizzando presentazioni con gli autori, iniziative per i bambini – cosa importantissima per appassionare da subito alla lettura – e talvolta mettendo su gruppi di lettura e iniziative poetiche pubbliche come i Poetry Slam – ossia delle gare di declamazione di poeti in erba.

Dobbiamo dunque fare nostra l’esortazione finale della frase citata e non consentire in nessun modo che le librerie scompaiano, perché nei libri e in chi li custodisce e li propone è racchiusa di certo la parte più riflessiva del mondo.

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