Il gruppo di Fratelli d’Italia di Conversano manifesta davanti ai cancelli del “Falcone-Borsellino” e promuove le leggi della Meloni

Riappare il gruppo dirigente del circolo di Fratelli d’Italia di Conversano, con a capo la segretaria Serena Perrone. E lo fa in occasione dell’iniziativa nazionale del partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, denominata “Onda tricolore contro le mafie“. Il partito di Fratelli d’Italia ha promosso questa iniziativa su tutto il territorio nazionale prendendo spunto da due date simbolo, il 23 maggio e il 19 luglio, che corrispondono ai giorni in cui, ventitré anni fa, ci furono le stragi di Capaci e via D’Amelio dove persero la vita i giudici Falcone e Borsellino, la giudice Morvillo e gli uomini e donne delle scorte.
Ma il motivo della manifestazione, così come gli stessi protagonisti specificano nel comunicato, è far conoscere le misure approvate dal governo in termini di sicurezza. Alcune delle quali molto contestate da chi ritiene che contengano evidenti restrizioni di diritti fondamentali.
Il flash mob del gruppo dirigente di Fratelli d’Italia, circolo di Conversano, non ha visto la partecipazione di alcuni esponenti di spicco quali Raffaele Piemontese che sembra impegnato, in questa fase, nel voler far riavvicinare il sindaco Lovascio alla sua casa madre. Operazione osteggiata dai dirigenti del circolo di Conversano che più volte hanno espresso critiche anche feroci nei confronti dell’amministrazione comunale.


IL COMUNICATO STAMPA – Si è tenuto lunedì 21 luglio a Conversano presso l’Istituto Comprensivo Statale intitolato a “G. Falcone e P. Borsellino – F. Carelli ”, il flash mob “Onda Tricolore contro le mafie” organizzata dal Dipartimento Nazionale Tutela Vittime di Fratelli d’Italia ed al quale ha aderito il Circolo Cittadino locale con i suoi rappresentati, convinto com’è della bontà dell’affermazione del giudice Borsellino quando diceva ai giovani: << Parlate, ribellatevi, abbiate sete di giustizia >> o quando a proposito di legalità asseriva che: << Se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo. >>
L’ “Onda Tricolore contro le mafie” è un’iniziativa che coinvolge tutti i territori dello stivale partendo dal 23 maggio anniversario della strage di Capaci fino al 19 luglio anniversario della strage di via D’Amelio. Tra gli obiettivi il ripristino della legalità abbattendo il muro dell’omertà e delle complicità, si inserisce nell’impegno
quotidiano di Fratelli D’Italia contro il crimine organizzato e ogni tipo di mafia, sia che si tratti di quelle autoctone che di quelle estere, tra le quali molto spesso – come riportato dalle informative della DIA – sui nostri territori ed a livello locale stringono sodalizi criminali. Vuole, nel contempo, ricordare tutte le vittime civili e delle forze dell’ordine che insieme ai magistrati hanno perso la vita per mano delle mafie, ribadendo la propria vicinanza ai familiari. Inoltre, l’Onda tricolore è occasione per far conoscere tutta una serie di iniziative legislative messe in campo dal Governo Meloni e sintetizzate nei seguenti 10 punti:

  1. Decreto Caivano Il decreto prevede l’introduzione di una serie di misure volte a
    combattere il disagio giovanile e la criminalità organizzata. Tra queste, pene più
    severe e iniziative preventive, come l’abbassamento della soglia per la custodia
    cautelare, l’introduzione del Daspo urbano per minori di 14 anni, l’ammonimento
    del questore per giovani tra 12 e 14 anni, sanzioni più severe per il porto abusivo
    di armi e il traffico di droga, reclusione fino a 2 anni e perdita della patria potestà
    per i genitori se i figli non frequentano la scuola o sono coinvolti con gruppi
    mafiosi.
  2. Ergastolo ostativo
    Abbiamo difeso una misura cruciale nella lotta alla criminalità organizzata in Italia,
    che impedisce a coloro che vengono condannati per reati mafiosi di ottenere
    benefici penitenziari senza collaborare con la giustizia. Questo provvedimento
    previene la recidiva e incentiva la rottura dell’ omertà, assicurando così che i
    mafiosi non possano continuare a operare indisturbati e contribuendo alla
    sicurezza pubblica.
  3. Potenziamento sportello antiusura
    Abbiamo aumentato le risorse destinate all’ assistenza delle vittime di usura e la
    proposta di un commissario
    straordinario per il coordinamento delle iniziative antiracket e antiusura. Viene
    previsto, inoltre, uno stanziamento di ulteriori fondi per la formazione del
    personale e per campagne di sensibilizzazione sul territorio.
  4. Rilancio dell’ imprenditoria agricola
    L’ accordo, siglato dal Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida e dal
    Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, prevede che 9.000 terreni sequestrati alla criminalità organizzata siano assegnati a giovani imprenditori agricoli tramite bandi pubblici, con canoni agevolati. I concessionari saranno, inoltre, tenuti a sviluppare progetti sociali e didattici, favorendo l’ inclusione di lavoratori extracomunitari e persone con disabilità.
  5. Procedibilità d’ufficio per reati aggravati dal metodo mafioso
    Introduzione della procedibilità d’ ufficio per tutti i reati aggravati dal metodo
    mafioso, garantendo un’ azione legale immediata e più efficace contro tali crimini.
  6. Ampliamento del protocollo “Liberi di Scegliere”
    È un’ espansione strategica del protocollo guidata dai ministri dell’Università e
    della Ricerca, della Giustizia, dell’Interno, dell’Istruzione e del Merito per offrire
    alternative di vita ai giovani coinvolti in contesti mafiosi, promuovendo scelte
    autonome e responsabili
  7. Potenziamento delle risorse per la lotta alla droga
    Abbiamo aumentato le risorse destinate alla lotta contro il traffico e l’abuso di
    stupefacenti con uno stanziamento di 5 milioni di euro in tre anni per il “Fondo
    nazionale di intervento per il contrasto alla droga”. Queste energie saranno
    utilizzati per rafforzare le attività di prevenzione, potenziare le forze dell’ ordine,
    supportare i programmi di recupero e reintegrazione, e promuovere la ricerca e il
    monitoraggio del fenomeno.
  8. Prevenzione in materia di cybercrime
    Il Presidente della Commissione Antimafia On. Chiara Colosimo ha annunciato la
    formazione di un nuovo comitato per lo studio di tecnologie innovative contro il
    cybercrime e il narcotraffico digitale. L’obiettivo è rafforzare ulteriormente le misure
    di cybersicurezza nazionale e sviluppare strumenti avanzati per contrastare i
    crimini nel cyberspazio.
  9. Potenziamento delle forze dell‘ordine
    Assunzione di tremila nuovi agenti e stanziamento di 1,5 miliardi di euro per
    migliorare organici e infrastrutture. È previsto anche un investimento di 1 miliardo
    di euro per aumentare gli stipendi e migliorare le condizioni di lavoro del personale
    di polizia e delle Forze Armate.
  10. Decreto sicurezza
    Comprende più misure, come:
    a) Prevenzione della Criminalità Organizzate e Cooperazione di Polizia:
    Estensione delle verifiche antimafia alle imprese in contratto di rete e benefici per
    le vittime di mafia solo per chi ha interrotto i rapporti con i soggetti coinvolti.
    Rafforzamento cooperazione a contrasto del terrorismo, criminalità, immigrazione
    clandestina, con misure restrittive per le ONG.
    b) Amministrazione di Beni Sequestrati e Confiscati: Coinvolgimento degli enti
    locali nella gestione degli immobili confiscati, semplificazione delle procedure per
    la cancellazione delle aziende inattive e iscrizione gratuita delle modifiche per le
    imprese sequestrate.
    c) Tutela delle Vittime di Usura: Potenziamento delle tutele e introduzione di un
    tutor per assistere nella gestione dei mutui.
    d) Ordinamento Penitenziario: Divieto di benefici per condannati per reati di istigazione a disobbedire e promozione di attività lavorativa per detenuti anche all’esterno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *