Nei video studenti, colleghi, collaboratori e la preside Angela Borrelli schierati accolgono con un lungo applauso l’insegnante visibilmente commossa
Conversano – “Mi avete spiazzata, non me l’aspettavo e non mi aspettavo così tanto calore. Avete saputo leggere e andare oltre quella che è stata la mia severità. Grazie, vi ho voluto e vi voglio tanto bene“. Con queste parole uscite con fatica, data un’emozione che ha coinvolto tutti, Candida De Toma, insegnante di Storia dell’Arte rigorosa e dedita alla sua professione, a volte temuta ma amata dai suoi ragazzi e dalle famiglie, ha trascorso il suo ultimo giorno di scuola tra l’incredulità per la commozione che ha coinvolto tutti.
I ragazzi l’hanno accolta facendola passare nel lungo corridoio applaudendola, piangendo, cantando “Volare” tutti insieme e consegnandole un mazzo di fiori. Forse per la prima volta nella sua carriera lunga e prestigiosa, la docente considerata da tutti una studiosa e intellettuale, si è lasciata andare ad una commozione contenuta e, al tempo stesso, liberatrice.
Candida De Toma va in pensione dopo una vita dedicata alla scuola, ai ragazzi. Preceduta dalla sua fama di studiosa e persona integerrima, nota anche per le sue ricerche storiche e per le sue lezioni e conferenze sulla “bellezza” nell’arte che ha descritto con una passione che ha ammaliato, e continuerà ad ammaliare, coloro che l’hanno voluta seguire sia a scuola che nella società civile. Può essere considerata una intellettuale della quale la nostra comunità continuerà a “servirsi” anche se rimarrà la scuola il suo chiodo fisso. In queste ore in tanti ne stanno descrivendo le qualità, la competenza e, soprattutto, il rigore. Un rigore che è stato il suo pezzo forte e che ha utilizzato anche nel suo attivismo politico.
“Da genitore di una alunna mi sento di affermare che davvero la prof. De Toma è una colonna, un punto di riferimento, un esempio per i ragazzi. Le sue lacrime sono anche le nostre“, questo il tenore dei commenti di alcuni genitori che hanno partecipato in queste ore a questo distacco dall’insegnamento di Candida De Toma.
A mio avviso “la De Toma“, come è stata chiamata sempre da studenti e colleghi e “Candida” come naturalmente la chiamo io, ha rappresentato uno degli ultimi modelli di insegnamento classico, basato sulla necessità dell’approfondimento e della consapevolezza. Fa parte della nostra famiglia politica e culturale, del nostro giornale, e di quel rigore e di quella apparente ma piacevole severità noi continueremo a volerci servire.
A nome di tutta la redazione di Oggiconversano.it, rivolgo a Candida l’augurio di continuare ad essere una protagonista attiva della nostra città e del nostro territorio. Pronti a subire rimproveri, reprimende e puntualizzazioni. Con Candida la cultura vince sempre e questo per tutti noi è già più che sufficiente. Al lavoro!