Cinghiale alle porte del paese, auto lo investe sulla Conversano Castellana

Sollecitati da più parti piani di contenimento alla Regione Puglia

Conversano – Lunedi 4 ottobre, sulla SP Castellana Grotte-Conversano un’auto ha investito un cinghiale. Un simile fatto di cronaca non dovrebbe attirare più di tanto la nostra attenzione considerando che nell’ultimo anno si sono verificati, nella provincia di Bari, incidenti anche mortali tra veicoli e animali, non solo cinghiali ma anche cani, lupi e bovini.

Il dato allarmante invece è legato ai branchi di cinghiali che ormai cominciano ad infestare territori urbani dopo aver colonizzato i territori boschivi. I cinghiali a passeggio nelle città, soprattutto dove non viene effettuata un’adeguata raccolta dei rifiuti o vi è l’abitudine di lasciare avanzi di cibo per far mangiare animali randagi, non sono più una novità e non solo in Puglia. Nelle settimane scorse ci sono stati avvistamenti, documentanti con video, anche a Roma.  Gli avvistamenti sono più frequenti nel periodo estivo, quando le risorse trofiche, ghiande e presenza di acqua, cominciano a scarseggiare.

La popolazione di cinghiali in Italia è elevata sia perché la scrofa può avere due gravidanze l’anno e scrofe pluripare, cioè scrofe che hanno avuto almeno due gravidanze, possono partorire sino ad otto cuccioli e sia perché non tutte le Regioni si sono munite di un piano per contenere la specie.  Noi in Puglia, per esempio, non abbiamo nessun piano di contenimento delle specie, che ricordiamo si basa su criteri di gestione e conservazione della stessa. Nella vicina Basilicata invece il piano lo hanno realizzato e messo in pratica.

La massiccia presenza di cinghiali potrebbe diventare un problema sanitario ed economico se si dovesse diffondere il virus che causa la peste suina africana(PSA) nei suini. Questo virus, molto contagioso, spesso letale per gli animali  causerebbe pesanti ripercussioni economiche nei Paesi colpiti perché bloccherebbe l’esportazione dei suini, delle loro carni e dei loro derivati.

La Regione Puglia deve con urgenza realizzare il piano di contenimento della popolazione dei cinghiali e lo deve redigere insieme alle associazioni ambientaliste e a quelle dei cacciatori, per evitare di intervenire quando si saranno verificati eventi irreversibili come epidemia di PSA o incidenti che metterebbero a rischio la vita degli automobilisti.

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