Non si sa mai, quando c’è l’amore di mezzo, se a prevalere debba essere il sentimento che offusca la ragione oppure l’attenzione per non rovinare proprietà pubbliche (in questo caso le chianche di via Capone) e private (in questo caso il muro in pietra di una casa sempre in via Capone).
E così in via Capone, la strada che collega largo San Cosma con via Carelli nel centro storico, in questi giorni è apparsa la dichiarazione d’amore incondizionato di S. verso G., o viceversa, con una scritta secca che non lascia alcuno spazio al dubbio. E’ amore vero se pur impresso senza ricorrere ai social, ma trasmettendolo con una vernice rossa in maniera tale che nessuno potrebbe dire di non averlo notato.
In questi casi è difficile “moralizzare” comportamenti, probabilmente giovanili, senza incorrere in battaglie che una generazione intera potrebbe trovarle di retroguardia. Ma l’amore incondizionato di S. verso G., o viceversa, costerà qualche soldino al proprietario della casa con la parete in pietra da sbiancare e al Comune che dovrà, se lo vorrà, intervenire per sbiancare le chianche.
Non per cancellare l’amore di S. verso G., o viceversa, ma per non fare di queste esternazioni un metodo ripetibile in città. Diventeremmo sicuramente il luogo dell’amore manifesto ma a prezzo di colorare facciate e pavimenti di vernice. All’amore sacrosanto per le persone i cui metodi di esternazione vanno sempre bene, bisognerebbe aggiungere quello verso i beni comuni e verso le proprietà private.
Basta poco per continuare ad amare.
E la poesia di Jacques Prévert “I ragazzi che si amano” aiuta a farci capire che i ragazzi “non ci sono per nessuno” quando si amano:
I ragazzi che si amano si baciano in piedi
Contro le porte della notte
E i passanti che passano li segnano a dito
Ma i ragazzi che si amano
Non ci sono per nessuno
Ed è soltanto la loro ombra
Che trema nel buio
Suscitando la rabbia dei passanti
La loro rabbia il loro disprezzo i loro risolini
la loro invidia
I ragazzi che si amano non ci sono per nessuno
Loro sono altrove ben più lontano della notte
Ben più in alto del sole
Nell’abbagliante splendore del loro primo amore.
