II Circolo didattico Paolo Borsellino, c’era anche la lapide in marmo con l’intestazione al magistrato

In alcune foto appare la scritta che indica l’intitolazione del circolo al giudice ucciso dalla mafia

Conversano – L’articolo di Oggiconversano sulla rimozione del nome “Paolo Borsellino” dalla storia del II circolo didattico ha avuto un’eco così ampia da raggiungere le colonne di Repubblica online. E i social non sono stati da meno nel tam tam che ha coinvolto migliaia di utenti per lo più indignati dall’episodio di cui il nostro giornale ha parlato nei giorni scorsi:(leggilo qui).
E non sono mancate anche le proposte compresa quella di intitolare il I circolo sia a Falcone, cosa già ufficiale, sia a Borsellino. L’ex sindaco di Conversano, su Repubblica online, ha escluso qualsiasi malafede: “Ho avuto notizia di questa iniziativa e sicuramente non è un rinnegare Borsellino. Di questo sono certo perché conosco le persone“.
La dott.ssa Chiara Candela ha precisato, sempre su facebook: “E’ stata pure una decisione messa nelle ‘varie ed eventuali’….nell’odg del 27/10 non c’è alcun riferimento al cambio di intitolazione del circolo e dei plessi”.
Qualcun altro si è chiesto: “Come la chiameranno? Via Firenze ?” Gianni Manco, architetto, ha così affermato: “Chi, come, perché? Non mi piace giudicare gli atti a prescindere, ma in questo caso chi ha avuto la responsabilità di prendere questa decisione dovrebbe spiegarlo in modo convincente alla città e , se possibile, ritornare sui suoi passi. Intanto mi vergogno di far parte di una città che dà mostra di se con questi atti!!”
L’avv. Gianvito Mastroleo: “Leggo che la motivazione sarebbe che non c’era l’atto formale! Non sarebbe stato più semplice adottare una delibera riparatrice? Temo/penso, invece, che si sia trattato di poco accettabile mancanza di senso civico“.
L’ex consigliere comunale Gian Luigi Rotunno, invece, nel rilasciare una dichiarazione ha detto: “è sicuramente una vicenda che ha colpito l’opinione pubblica conversanese e non. Ma ritengo che ci sia tempo e modo per rimediare. Spero in una riflessione più approfondita del dirigente scolastico, del consiglio di circolo e dell’amministrazione comunale. Non dimentichiamo che si tratta di un immobile comunale. Sarebbe bello se si potesse ritornare sui propri passi comunicando alla città le proprie decisioni. Tutti apprezzerebbero l’atto. Sono fiducioso che ciò avvenga”.

Nella foto si può notare la lapide in marmo con l’intestazione a Paolo Borsellino sulla facciata del plesso di via Firenze. Oggi quella lastra di marmo non c’è più.

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