Donatello D’Attoma è un artista, un musicista e jazzista di estremo valore che, dopo essere stato fuori da Conversano per tanto tempo, nel giugno 2024 ha deciso di tornare nella sua città.
Solo qualche giorno fa ha scritto qualcosa sui social di così straordinaria importanza, tanto da animare un dibattito al quale hanno partecipato in tanti su un tema, quello delle “partenze” e della scarsa attenzione della comunità dei ritorni in patria, in questo caso degli artisti andati in giro per il mondo a trovare stimoli e motivazioni le più diverse.
“A venticinque anni sono scappato da Conversano e dalla Puglia – scrive Donatello D’Attoma – non perché non ci fossero buone università, possibilità di lavorare come musicista. Sono scappato perché mi mancavano le motivazioni, non intravedevo futuro per me, futuro per il paese, per la regione. Sono qui oggi e dopo un anno dal mio “rientro” non ho trovato nulla di diverso, se non una città pronta al business turistico. Sono convinto che nessuno mi conosca davvero, nessuno ha mai voluto saperne più di tanto riguardo la carriera di un ragazzo che decide di lasciare il paese in cui vive per formarsi altrove. E lo dimostra il fatto che c’è ancora chi mi incontra e mi chiede un concerto in cambio di “conoscenza”, chi mi sorride dicendo “sei in giro eh?”, nascondendo invidia, chi mi invita ad entrare in affari con persone “famose” per avere maggior possibilità di lavoro. La bugia più grande, ai ragazzi della mia età che come me hanno deciso di lasciare questo paese, l’avete raccontata voi adulti della generazione di mio padre, avete illuso quei giovani a cui oggi avreste dovuto consegnare il paese. Voi non sapete che danno avete fatto, appoggiando una mentalità bigotta, interessata solo a salvare il pezzo di terra ( sudato?, mah davvero?! ) di famiglia nel quale non ci avete messo nemmeno un seme di quella speranza per un futuro migliore. Lasciate perdere, forse l’unica cosa che si può fare, è fare silenzio!“
LA VIDEO-INTERVISTA
Donatello D’Attoma, 42 anni. Pianista e compositore, docente di Pianoforte Jazz al Conservatorio “L. Perosi” di Campobasso. L’ultimo lavoro discografico “Deep Down” pubblicato per Filibusta nel 2024 è stato inserito tra i migliori dischi di jazz dell’anno dalla rivista specialista “JazzIt”. Ha suonato in Francia, Germania, Belgio, Russia, Polonia e in Italia nei più importanti festival e jazz club tra cui Umbria Jazz, Roma Jazz Festival, Casa del Jazz, Alexander Platz, Blue Note e altri.