Gaza, letture e flash mob in piazza XX Settembre per manifestare contro il genocidio e non rimanere “indifferenti”

Domenica 8 giugno la città di Conversano manifesterà contro il genocidio in corso in Palestina e contro l’indifferenza. Lo farà con i mezzi a disposizione, quelli della testimonianza così come a Roma sabato 7 giugno quando 300mila persone hanno sfilato, su impulso del PD-AVS e M5S, per dire al mondo intero che l’Italia c’è e sa da che parte stare. Contro ogni tipo di violenza e ogni guerra.

In Piazza XX Settembre a partire dalle 19.00, l’iniziativa prevede letture di testi e poesie sul conflitto palestinese, a cura delle librerie Bloombook e Ikigai, e un flash mob che sarà curato dalla sezione Anpi di Conversano.

All’iniziativa, aperta a tutta la cittadinanza, hanno aderito partiti e movimenti del centrosinistra e progressisti che hanno diffuso una nota: “Sabato 7 giugno dalle 19.00 in piazza XX Settembre parteciperemo alle iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica su ciò che continua a succedere nella striscia di Gaza.
Le letture sul conflitto palestinese curate dalle librerie Bloombook e Ikigai, il flash mob promosso dall’Anpi, saranno questi i momenti cruciali di una testimonianza che vorremmo condividere con tutte e tutti i cittadini di Conversano.
Nessuno può più rimanere indifferente di fronte alle terribili scelte del governo israeliano impegnato nel radere al suolo, uccidere e portare alla fame milioni di palestinesi.
E’ il momento di scegliere…e noi abbiamo scelto di essere con il popolo palestinese e con il popolo israeliano, anch’esso stanco del proprio governo.
E abbiamo anche scelto di essere contro il capo del governo di Israele Benjamin Netanyahu, principale responsabile di un genocidio in una terra che ha bisogno di convivenza civile e di due Stati per due popoli.
Invitiamo tutti ad esserci, a partire dalle 19.00 e invitiamo anche il Sindaco, l’Amministrazione Comunale, le associazioni e tutti coloro che hanno deciso di non girare la testa dall’altra parte e far sentire la propria voce e il proprio sentimento di vicinanza al popolo palestinese
“.

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