Enzo Avitabile dal palco: “Mi invitate a dire che la guerra fa schifo? Questa è retorica”

…Questa è retorica! È la risposta che Enzo Avitabile, durante il concerto di sabato 17 maggio a Conversano, ha dato ad uno spettatore che gli chiedeva di dire che la guerra fa schifo.

La guerra fa schifo, ed è un dato di fatto, ma ribadirlo durante un concerto ha la stessa validità di  invitare tutti a postare foto della guerra in Palestina sui social. Non serve a niente se non a ribadire l’inutilità dei social su questi argomenti.

La guerra fa schifo e Netanyahu è un criminale” non ha più senso dirlo visto il credito che il premier israeliano continua ad avere dalla comunità internazionale.

Non ha più senso dirlo soprattutto se la denuncia viene dalle nostre comode case, magari davanti ad un buon piatto di pasta al sugo fumante.

Mentre la nostra indignazione sale, i nostri politici stanno per portare al 2 % del PIL le spese per la difesa. E se non bastasse qualcuno dall’altro lato dell’atlantico propone di arrivare al 5%.

Ci indigniamo come genitori, nonni, figli della mattanza di Gaza o all’arroganza di Putin con il popolo ucraino, e poi? Accettiamo sommessamente che a Putignano durante il giro d’Italia una famiglia è stata invitata a togliere la bandiera palestinese dal balcone della propria abitazione. Perché? Non si è ricevuta risposta. Forse per evitare di far arrabbiare Netanyahu che tra un bombardamento e l’altro ha sicuramente dedicato uno spazio del suo tempo al giro d’Italia.

Sempre Enzo Avitabile, durante il concerto, ha invitato ad utilizzare parola, suono e danza.

Il suono e la danza lasciamoli agli artisti della statura di Avitabile che durante i suoi concerti lancia messaggi di fratellanza e unità. Ma la parola la possiamo utilizzare tutti.

Abbiamo dei nostri rappresentanti alla Camera o al Senato del nostro territorio, allora invitiamoli e facciamogli ascoltare le nostre posizioni. Ad esempio l’Italia giocherà contro Israele le qualificazioni ai prossimi mondiali. Invitiamoli ad organizzare qualche forma di protesta per le due partite. Lo sport può essere un  veicolo di pace. La stessa protesta è stata utilizzata verso gli atleti della federazione russa. Ovviamente le proteste sono contro il governo d’Israele, non contro gli israeliani. Tutti abbiamo condannato lo scellerato ed infame attacco di Hamas del 7 ottobre di due anni fa.

La terza guerra mondiale è già scoppiata e come diceva Papa Francescoè una guerra a pezzi“. Il futuro del pianeta è a rischio cerchiamo di far arrivare la nostra parola a chi in questo momento ci rappresenta e, una volta per tutte, impegniamoci a far scoppiare finalmente la Pace.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *