Il piano delle alienazioni di un bene comunale fa parte di una deliberazione, allegata al bilancio di previsione di ogni anno, nella quale la pubblica amministrazione stabilisce quali sono i propri beni che ritiene di dover alienare, perché non più utili alla collettività di cui la stessa amministrazione è garante.
Questo è avvenuto anche quest’anno nel Comune di Conversano quando il piano delle alienazioni è stato approvato durante la seduta consiliare del 27 febbraio scorso, in concomitanza con l’approvazione del bilancio di previsione 2025. Naturalmente gli introiti previsti dal piano delle alienazioni diventano parte integrante della manovra di bilancio comunale.
Tra le parti di patrimonio da alienare, l’amministrazione comunale ha previsto anche una parte di via E. De Nicola (il vico nella foto), parallelo a via San Giacomo. Tale parte di via De Nicola è tipizzata come “Viabilità di PRG” dal Piano Regolatore vigente.
Una scelta, quella dell’amministrazione, abbastanza “sui generis” dato che si tratta di strada pubblica, se pur mai asfaltata e nonostante fosse stata ceduta nel 2010 gratuitamente dai frontisti, come da norma. Infatti tutti coloro che costruiscono case, laddove previsto, sono tenuti a cedere la “semistrada” proprio per consentire all’amministrazione comunale di procedere con i servizi (fogna, energia ecc…). La scelta della pubblica amministrazione, avallata dalla maggioranza del Consiglio Comunale, è stata approvata dallo stesso con i voti contrari delle opposizioni. E non si sa con quale consapevolezza da parte dei consiglieri che hanno dato il proprio assenso alla proposta.
Dei piani delle alienazioni, di solito, fanno parte quei beni oggettivamente irrilevanti quali fondi rustici di proprietà comunale in zone agricole naturalmente distanti dai centri abitati, oppure sedimi stradali completamente inutili all’utilizzo pubblico. Nel caso in specie, invece, ci sono alcuni elementi che non fanno ritenere una strada di PRG, come quella in foto, come inutile. Innanzitutto perché in quella strada, se pur non manutenuta, ci sono più case private che hanno accessi per pedoni e auto.
Qual è la logica che ha fatto decidere alla pubblica amministrazione di mettere in vendita quella superficie di mq. 587 per un costo complessivo di € 16.981,91, dato che ci sono più famiglie che vi abitano e che aspettano da tempo l’asfalto e la manutenzione della strada, avendone ceduta una parte e pagato oneri di urbanizzazione e costi di costruzione?
Invece il 7 aprile scorso il Comune di Conversano, per tramite del direttore dell’Area Urbanistica ing. D’Adamo, in esecuzione della delibera del Consiglio Comunale ha pubblicato l’avviso per la vendita della strada. A questo avviso ha partecipato uno dei frontisti che si è aggiudicato l’area che è diventata privata.
Ciò non poteva lasciare indifferenti le famiglie che in quella strada ci abitano da qualche tempo.
Puntuale è arrivata la diffida di una di loro che ha scritto al Sindaco, al Segretario comunale, all’ing. D’Adamo e a tutti i consiglieri comunali chiedendo l’annullamento del provvedimento in autotutela.
Nella richiesta si specifica, tra l’altro, che nessun avviso è stato nemmeno recapitato a tutti gli abitanti di quel tratto di strada oltre “che è in ragione di ciò nello specifico caso in esame del tutto irragionevole, perciò, tollerare che una strada con le citate qualità e la predetta destinazione d’uso finalizzata al soddisfacimento di interessi generali possa essere oggetto di cessione ad un privato ed ancor più ingiusto è immaginare che in relazione alla sua fruibilità (spazi per parcheggio, carreggiata, marciapiedi, ecc.) il privato
possa imporre delle limitazioni alla sua piena ed incondizionata fruibilità“.
Il caso, naturalmente, è scoppiato anche tra i consiglieri comunali e si ha notizia di incontri ripetuti in queste ore tra il Segretario comunale e il direttore dell’Area Urbanistica per capire cosa rispondere alla diffida che, lo dicono gli istanti nella stessa richiesta di annullamento degli atti, ha solo anticipato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) nel caso non ci fosse alcuno stop agli atti autorizzatori e di vendita avvenuta al privato interessato.
C’è da specificare che il PRG in vigore prevede che la strada in questione dovrebbe intersecare un’altra strada prevista dal PRG e mai realizzata perché ci sono volumi nel percorso.
Altra considerazione è che il Comune di Conversano sta vendendo, o ha già venduto, una strada che è le stata ceduta gratuitamente dai proprietari delle case lì ora insistenti. Prefigurando un’appropriazione indebita, una pratica che un Comune non può nemmeno permettersi per norma.

