Il consigliere Domenico Di Vagno delegato dal sindaco nelle materie di Polizia locale “per qualità tecniche e di esperienza”

Il sindaco Giuseppe Lovascio, con proprio decreto firmato in data di oggi venerdì 8 novembre 2024, ha affidato una delega importante al consigliere comunale Domenico Di Vagno, nel 2020 eletto nella lista dei “Germogli” e passato da qualche tempo nel gruppo consigliare “Conversano per tutti“, dove è stato accolto dai consiglieri Abbruzzi e Moramarco.
Di Vagno, d’ora in poi, sarà il braccio destro del sindaco nelle materie di Polizia Locale. Una delle deleghe che formalmente vengono date ai consiglieri comunali “che offrono la propria disponibilità tecnica e di esperienza“, come è riportato nel decreto di nomina. In questo caso una delega importante data la strategicità del ruolo della Polizia Municipale che sovrintende a molteplici funzioni che vanno dal controllo del territorio alle varie incombenze amministrative. Una delega “pesante” che il sindaco ha voluto riconoscere al consigliere Di Vagno, evidentemente ritenuto esperto di problemi inerenti la Polizia Municipale.

Se questo è l’aspetto formale riguardante la delega amministrativa, dal punto di vista politico il sindaco ha “tacitato” uno di quei consiglieri un pò irrequieti che stavano minacciando da tempo ritorsioni politiche come il boicottaggio dei prossimi consigli comunali. Infatti Di Vagno è componente del gruppo più recalcitrante (Abbruzzi, Di Vagno, Moramarco) che per una serie di ragioni che vanno dalla priorità di alcune opere pubbliche a progetti riguardanti il cimitero, stava e sta incalzando il sindaco Lovascio il quale ha cominciato anche a guardarsi intorno e colloquiare con alcuni consiglieri dell’opposizione per non trovarsi, d’improvviso, senza una maggioranza in consiglio comunale.

L’affidamento di questa delega, però, è il segnale che il gruppo più numeroso, Conversano per tutti di Abbruzzi, Di Vagno e Moramarco non è così granitico ed è soggetto a facili incursioni. Intanto i capricci di Di Vagno vengono tacitati con la delega e la novità diventa una sorta di isolamento politico del consigliere Abbruzzi che, ormai, predica nel deserto ormai da tempo rivendicando la realizzazione di alcune opere pubbliche che il sindaco non ritiene prioritarie.

Su tutta questa vicenda pesa come un macigno il futuro prossimo in vista delle elezioni amministrative. Il sindaco, come è naturale, nell’ultimo anno di legislatura non vuole sorprese di alcun tipo e cerca di accontentare tutti. In questo caso lo fa con il consigliere Di Vagno al quale affida una delega consiliare alla Polizia Municipale, ben sapendo che il comando di Polizia Locale mai si confronterà per davvero con il consigliere dovendolo fare per istituto e per norma solo con il sindaco. Intanto il consigliere Di Vagno non sarà più un pericolo in consiglio comunale.
Il resto del gruppo, Abbruzzi e Moramarco, che più volte hanno minacciato di non presentarsi in Consiglio, ne escono indeboliti sia per aver di fatto perso Di Vagno sia perché l’attività relazionale del sindaco con alcuni consiglieri comunali dell’opposizione potrà tranquillamente sopperire alle ipotetiche, minacciate e mai messe in pratica azioni politiche sabotatrici dei due consiglieri.

Il 14 novembre prossimo si svolgerà il Consiglio Comunale. Sarà l’occasione per capire se Abbruzzi e Moramarco, consiglieri riottosi di maggioranza, esterneranno il proprio dissenso oppure, come hanno sempre fatto, si adegueranno silenziosi. Come è già successo dopo aver chiesto la testa di alcuni direttori di area e aver ricevuto dal sindaco, come risposta, la loro convinta riconferma.

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