Gli operatori ecologici incrociano le braccia e la città piomba nel caos
Conversano – Per una combinazione astrale il 30 giugno 2016 si è trasformato in una giornata campale per Conversano. All’indomani della fiera di San Pietro, il paese si è risvegliato immerso tra rifiuti di ogni tipo, con cumuli mai visti ammassati agli angoli delle strade e, non ultimo, con un incendio di rifiuti non si sa se doloso o casuale. Gli operatori ecologici avevano incrociato le braccia a causa delle incertezze sulle retribuzioni dei propri salari che, in questa fase di fallimento della propria azienda e con un curatore fallimentare a gestire la situazione, sono a rischio. Gli stessi operatori avevano occupato il Municipio proprio il 29 giugno per rivendicare il pagamento dello stipendio di maggio. Ma, per pura combinazione, il 30 giugno era stato convocato anche un Consiglio Comunale con all’ordine del giorno una mozione presentata dai consiglieri dell’opposizione che chiedevano già dal 4 maggio scorso l’avvio della raccolta differenziata nei quartieri in cui non era ancora stata avviata. E il 30 giugno ricorreva la data di scadenza del pagamento della prima rata della TARI i cui avvisi erano arrivati nelle case dei cittadini solo un giorno prima.
I cittadini si sono fatti subito sentire. Sui social e su facebook in particolare hanno postato foto e video di ogni tipo che evidenziavano la drammaticità della situazione. Con i rifiuti ammassati in ogni strada e con cittadini che, per allegerire una situiazione che si faceva sempre più pesante, innaffiavano le strade ormai avvolte dalla calura. Una situazione che ha reso il Consiglio Comunale luogo di scontro a tratti duro tra il sindaco Lovascio e i banchi delle opposizioni. Il consigliere D’Alessandro ha parlato di “situazione vergognosa da addebitare all’inefficacia dell’amministrazione comunale incapace di gestire non da ora una situazione che appariva subito chiara”.
Il sindaco Lovascio, apparso molto nervoso e per nulla convinto delle proprie responsabilità, non ha gradito le parole di D’Alessandro e ha ribattuto piccato allontanandosi subito dopo dall’aula. Il consigliere Rotunno, invece, ha richiamato l’assessore Masi alle proprie reposnsabilità politiche per quanto stava accadendo: “avete dato un incarico ad un legale che vi ha detto più di un anno fa che avreste potuto rescindere il contratto con la Lombardi Ecologia per inadempienze. Non l’avete fatto e la situazione di oggi ne è la conseguenza. Lei non può continuare a rivestire la carica di assessore per le sue di inadempienze”. Masi ha cercato di non rispondere più volte e, ancora una volta incalzato e dopo essersi consultato con i banchi della maggioranza ha dichiarato: “Chiedo scusa alla città“. Senza però dimettersi. Per la maggioranza hanno preso la parola i consiglieri Locorotondo, Coletta e Cerri che hanno cercato di allegerire il carico di sindaco e assessore . Locorotondo, difendendo Masi suo compagno di partito, ha dichiarato :”L’assessore Masi non deve dimettersi perchè si sta impegnando. E non deve lasciare il suo posto proprio adesso“. La seduta si è conclusa con il voto della mozione delle opposizioni che chiedevano le dimissioni dell’assessore. La mozione non è stata approvata e, subito dopo il consigliere Magistà ha rilasciato questa dichiarazione: “Lo scenario che ieri mattina si è presentato ai nostri occhi é uno scenario certamente non da paese di cultura, arte e turismo. Parafrasando le parole del Sindaco Lovascio: era dalla fine del feudalesimo che non vedevamo il nostro paese così coperto dall’immondizia.
I lavoratori dell’azienda Lombardi hanno scioperato per i ritardi nei pagamenti e l’amministrazione comunale, che poteva immaginare quello che sarebbe accaduto in seguito a questa scelta, va in tilt. Di tutta risposta, ieri in aula consiliare, alle domande su:
1. Come è perché fu assegnato il servizio ad una azienda che già all’epoca del bando per l’assegnazione si sapeva essere traballante?
2. Perché vi è stata mancanza di provvedimenti risoluti e giuridicamente determinati, nei 2 anni di non servizio di raccolta, nell’applicare ed esigere le sanzioni?
Non dimentichiamo che ad oggi, ci sono diversi quartieri non ancora serviti dalla raccolta porta a porta, altri invece, nei quali sono presenti i cassonetti, praticamente inondati di immondizia;
3. Perché non abbiamo tempestivamente rescisso il contratto con Lombardi Ecologia?
4. Perchè abbiamo conferito l’inutile e dispendioso incarico all’Avvocato Ingravalle?
Lo stesso a febbraio 2015, consigliava la rescissione dal contratto. Se fosse stata fatta oggi non ci troveremmo in queste condizioni;
5. Come affronteremo la questione dei pagamenti TARI? Proprio ieri, infatti, gli avvisi scadevano per il pagamento.
A tutte queste domande, che noi del PSI e tutta l’opposizione poniamo da 3 anni, non abbiamo avuto adeguate risposte.
Tra qualche giorno parte la mostra di De Chirico, se la situazione dovesse perdurare, vuol dire che i visitatori godranno della bellezza delle opere dell’artista e contemporaneamente della visione di un nuovo e innovativo metodo di raccolta rifiuti denominato “ammasso cittadino”.
Noi del PSI, insieme a tutte le forze di opposizione che vogliono impegnarsi in questa battaglia di civiltà non abbasseremo la guardia sino a quando non riscontreremo un vero cambio di marcia su questa questione”.
Così come il consigliere Bientinesi: “Nell’infuocata seduta del Consiglio Comunale abbiamo rinnovato la richiesta di dimissioni immediate da parte dell’assessore Masi: tante troppe le negligenzenei controlli e negli impegni relativi all’ambiente. La situazione è ormai precipitata drammaticamente, fra mancata raccolta dei rifiuti, sciopero dei dipendenti, invio beffardo delle cartelle TARI, e un servizio di raccolta differenziata porta a porta ancora incompleto ad oltre due anni dall’avvio. Già in tempi non sospetti e con limpido senso civico avevamo allertato l’amministrazione comunale rispetto alle evidenti inadempienze contrattuali in capo all’azienda aggiudicataria dell’appalto-rifiuti, oltre alla acclarata incompletezza della documentazione e inconsistenza delle fideiussioni presentate a garanzia del corretto assolvimento dell’incarico. In questi momenti così delicati e di grande difficoltà per l’intera città è necessario rammentare anche la totale assenza delle isole ecologiche, pur regolarmente previste dal contratto del 2014, una ulteriore grave inadempienza sia per l’azienda aggiudicatariasia per la stessa amministrazione comunale, ormai del tutto avulsa dalla realtà quotidiana e completamente sorda al grido di protesta e sofferenza che proviene sempre più fortedalla società civile”.
Intanto in queste ore regna una situazione di grande incertezza e precarietà. L’11 luglio scade l’ordinanza sindacale e si odovrà passare ad altro gestore che dovrebbe essere la ditta Falzarano che ha vinto la gara per l’ambito Monopoli-Polignano-Conversano-Monopoli. Se così dovesse essere, il nuovo gestore avrà sei mesi di tempo dalla data di inizio per andare a regime. Nel migliore dei casi i cittadini conversanesi continueranno a pagare per il servizio pieno a fronte di un servizio dimezzato. L’incertezza regna sovrana mentre la città si appresta ad affrontare la stagione estiva e la mostra di Giorgio De Chirico con il cappio al collo dell’igiene pubblica messa a rischio da una situazione che è ormai degenerata.
Vergognatevi , se avete gli attributi andate tutti a casa , mi vergogno di essere Conversanese !!!!
Si devono vergognare chi sta al comune
bastano le scuse!!!