L’Anpi (Associazione Nazionale partigiani d’Italia) di Conversano, presieduta da Enzo Locaputo, chiama a raccolta tutta la città, i partiti, le associazioni e i sindacati, per un sit-in in piazza XX Settembre convocato per domenica 14 settembre alle 18.00.
Nella locandina si legge “sit-in contro il genocidio del governo israeliano e per il riconoscimento dello stato palestinese“.
Oggiconversano.it si è più volte occupato della questione (urly.it/31c2t-) soprattutto in riferimento al Consiglio Comunale della città che, nella sua maggioranza, l’11 luglio scorso aveva bocciato un ordine del giorno delle opposizioni che chiedevano il riconoscimento dello stato palestinese contro il genocidio in corso a Gaza. Un voto della maggioranza in consiglio che aveva indignato non poco i cittadini che chiedevano, e chiedono, ai rappresentanti istituzionali di esprimersi così come hanno fatto migliaia di comuni in tutta Italia, a prescindere dal colore politico.
Era stato il sindaco, resosi conto del grande imbarazzo nei confronti della comunità, a riproporre la questione con la promessa che si sarebbe tornati in Consiglio a discutere del genocidio in corso aderendo, a titolo personale, alla proposta di assegnazione del premio Nobel ai bambini di Gaza.
Al momento, però, non si ha traccia della convocazione del Consiglio Comunale sull’argomento. Anzi la I commissione consiliare che avrebbe dovuto esaminare il nuovo ordine del giorno sulla questione palestinese presentato dal sindaco stesso, pur convocata su altri argomenti, non comprende il punto all’ordine del giorno e quindi non si conosce la data in cui la massima assise sarà chiamata nuovamente ad esprimersi.
L’Anpi, quindi, ha ritenuto di dover ‘nuovamente’ scendere in piazza, per risollecitare la maggioranza del Consiglio Comunale ad abbandonare questioni ritenute infantili ed esprimere una posizione netta e chiara sul genocidio in corso da parte del governo di Israele nei confronti del popolo palestinese.
Tutto ciò per non continuare ad avere il triste primato, come Consiglio Comunale e come città, di essere tra i pochissimi in Italia a non aver preso una posizione netta su ciò che sta indignando il mondo intero.