Questa volta il sindaco Lovascio ha voluto presentare da solo, e non con la sua maggioranza, la proposta di delibera di Consiglio Comunale per esprimere la solidarietà al popolo palestinese, cosa che l’11 luglio scorso la stessa assise comunale non aveva fatto bocciando clamorosamente l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni. Un episodio di cui Oggiconversano.it ha raccontato nei giorni scorsi (https://urly.it/31bswc) e che ha destato grande indignazione in città.
Infatti l’ordine del giorno presentato dalle opposizioni, sin da maggio scorso, e che esprimeva la volontà di riconoscere lo Stato della Palestina e si diceva indignato per il genocidio in corso nella striscia di Gaza, era stato bocciato dalla maggioranza a sostegno del sindaco Lovascio senza reali motivazioni se non quelle della primogenitura della proposta.
Conversano è risultata una delle pochissime città in Italia ad aver bocciato un ordine del giorno che quasi tutti i comuni avevano approvato.
Ma il sindaco, in questi giorni, avrà sentito sicuramente gli umori dei cittadini increduli rispetto ad una posizione della sua maggioranza, compreso se stesso, così inspiegabile. E memore della composizione così eterogenea della sua compagine, ha deciso di presentare da solo, e non come gruppo, una proposta da sottoporre nuovamente al consiglio.
Immediata la reazione della consigliera Barbara Accardo (Quark) che premette di voler votare la nuova proposta del sindaco: “Sono ovviamente molto contenta che il consiglio comunale di Conversano si esprima positivamente sul riconoscimento della Palestina, e voterò anch’io in maniera favorevole alla proposta. È un peccato che questo avvenga in netto ritardo, e soprattutto con un “giochetto” politico davvero sgradevole, cioè quello di aver bocciato la nostra proposta solo perché, appunto, nostra; così facendo la maggioranza non sarebbe risultata come promotrice dell’ordine del giorno, nonostante avessimo accolto le loro modifiche al testo. Forse, anzi sicuramente, – continua Barbara Accardo – una causa così importante come quella palestinese non meritava questo atteggiamento, in special modo da questa città, che in passato ha saputo conoscere la Palestina e non solo, grazie al lavoro del compianto Gino Locaputo e alle iniziative da lui organizzate come il Festival del Mediterraneo, che nel 2009 ha anche sancito un protocollo d’intesa tra il nostro Comune – firmato proprio da Giuseppe Lovascio – e la città di Betlemme.
Per me, ed il mio gruppo, è una questione soprattutto politica. L’autodeterminazione di un popolo e la storia che va avanti da più di settant’anni, hanno sempre rappresentato una battaglia politica per il popolo palestinese. Per qualcuno, però, la Palestina non rappresenta una questione politica, bensì solo una questione di diritti umani. Sono, e siamo tutte e tutti certi, che i diritti umani a Gaza e nei territori occupati dal colonialismo israeliano, siano stati cancellati del tutto in questi due anni in cui si sta consumando un vero e proprio genocidio!“
Spero che la giunta, e tutto il consiglio comunale, si impegni dopo l’approvazione della proposta, affinché Conversano possa fare qualcosa di concreto per la popolazione palestinese. Io, e il mio gruppo di QUARK, continueremo a parlare e a tenere alta l’attenzione per la causa palestinese“.

IL COMUNICATO STAMPA DEL SINDACO LOVASCIO
La delibera approderà in uno dei prossimi Consigli comunali. Inoltre, si chiede di delibare l’adesione ufficiale del Consiglio comunale all’iniziativa dell’associazione “L’isola che non c’è” per il conferimento del Nobel per la pace ai bambini di Gaza (alla quale il sindaco Giuseppe Lovascio ha già aderito a titolo personale)
Otto punti più l’adesione ufficiale del Consiglio comunale all’iniziativa dell’associazione “L’isola che non c’è” per il conferimento del Nobel per la pace ai bambini di Gaza (alla quale il sindaco Giuseppe Lovascio ha già aderito a titolo personale). Sono i contenuti della delibera proposta dal sindaco di Conversano Giuseppe Lovascio che ha come oggetto la richiesta di riconoscimento dello Stato di Palestina da parte dell’Italia e dell’Europa, l’immediata cessazione del fuoco a Gaza e la sospensione della vendita di armi e degli accordi di cooperazione militare con il Governo israeliano. La delibera sarà portata all’attenzione dei consiglieri comunali in una delle prossime assise. Nella delibera, vengono ricordati i rapporti instaurati sin dal 2009 con le città palestinesi di Nazareth e Betlemme: in particolare, proprio a Betlemme il sindaco Lovascio si recò personalmente per ben due volte in visita ufficiale quale componente dell’associazione “Per la vita e per la pace” della conferenza permanente “”Delle città storiche del Mediterraneo”. La visita fu poi ricambiata nell’agosto del 2009 quando i sindaci di Nazareth e Betlemme parteciparono, a Conversano, alle 23’ edizione del Festival del Mediterraneo. Gli otto punti della delibera sono: 1) Riconoscere a tutti gli effetti lo Stato di Palestina come entità sovrana; 2) Agire in sede Onu per un immediato riconoscimento dello Stato di Palestina quale membro a pieno titolo delle Nazioni Unite; 3) Sostenere, in tutte le sedi nazionali e internazionali, ogni iniziativa volta a esigere l’immediato “”Cessate il fuoco”, la liberazione incondizionata degli ostaggi nelle mani di Hamas, la protezione della popolazione civile di Gaza la fine delle violenze nei territori palestinesi occupati, oltre alla fornitura di aiuti umanitari continui, rapidi e sicuri; 4) Impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei territori occupati in Palestina; 5) Operare a livello nazionale ed europeo per l’adozione di adeguate e dissuasive sanzioni nei confronti del Governo israeliano; 6) Sospendere urgentemente le autorizzazioni di vendita della armi allo Stato di Israele e bloccare immediatamente il rinnovo automatico previsto per l’8 giugno 2025 del memorandum d’intesa per la collaborazione militare tra Italia e Israele siglato a Parigi il 16 giugno 2005; 7) Operare in tutte le sedi internazionali al fine di sottrarre al controllo dell’esercito israeliano la gestione della distribuzione dei viveri della popolazione civile di Gaza; 8) Impiegare tutti gli strumenti politici, diplomatici e di diritto internazionale per fermare la colonizzazione e l’annessione dei territori occupati in Palestina. Infine, la delibera si conclude dando mandato al sindaco di aderire ufficialmente all’iniziativa dell’associazione “L’isola che non c’è” per il conferimento del Nobel per la pace ai bambini di Gaza, iniziativa alla quale, come detto, il sindaco Giuseppe Lovascio ha già aderito personalmente.
