Luigi D’Ecclesiis di professione avvocato, allenatore under 15 Azzurri Conversano: “Le motivazioni prima dei risultati”

Luigi D’Ecclesiis 38 anni ed una passione per il calcio così solida tanto da giocare in C1 per  gli Azzurri Conversano calcio a 5, squadra di cui è capitano, e di allenare l’under 15 sempre della stessa società, nonostante la professione di avvocato e gli impegni familiari. Le recenti brutte figure della nazionale e il ruolo sempre più marginale dell’Italia nel panorama calcistico mondiale, sono stati gli argomenti della nostra conversazione con D’Ecclesiis.

L’ Europeo vinto dall’ Italia nel 2021 è stato una casualità o frutto di una programmazione?
La vittoria del 2021 non la definirei nè casualità, nè frutto di programmazione. Si è creata la giusta alchimia in tutto il gruppo squadra, allenatore, giocatori, collaboratori, magazzinieri ecc ecc. Forse è stata l’ultima nazionale composta da diversi giocatori con una spiccata personalità, guidata anche da un allenatore, che insieme al suo staff, ha un profilo internazionale. Inoltre non dimentichiamo che fuori c’era una “guida spirituale” che ha motivato tantissimo la squadra, basti ascoltare le varie testimonianze dei protagonisti di quel trionfo, ed è stato GIANLUCA VIALLI. Detto ciò vincere non è mai facile e non lo si può attribuire solo al caso o alla fortuna, quindi buon per noi che abbiamo gioito ancora una volta per la nostra nazionale di calcio. Purtroppo però quella vittoria ha un po’ nascosto le difficoltà di tutto il sistema calcio.

L’ Italia ha vinto quattro mondiali e due europei eppure non ha preso parte ai mondiali del 2018 e 2022. La partecipazione ai mondiali del 2010, da campioni in carica, e del 2014 è stata poco più che una passerella.  Cosa è successo allo sport nazionale per ridursi, a livello globale, ad una nazione di seconda fascia?
Per quanto detto prima la vittoria del 2021 ha messo un po’ la “polvere sotto al tappeto” perché i problemi al sistema c’erano e ci sono e non è con una vittoria che si possono cancellare o nascondere. Sicuramente la nazionale italiana deve essere sempre presente nelle competizioni internazionali ed europee e deve essere protagonista. Nelle ultime edizioni, a parte quella trionfale del 2021 come detto, si sta facendo fatica. Il calcio si è evoluto e, a mio parere, stiamo cercando di imitare da anni altre realtà, su tutte la Spagna. La differenza che lì si investe molto di più sui giovani e questi ultimi vengono fatti giocare nelle massime competizioni anche in tenera età e hanno tutto il tempo per formarsi e per temprarsi sul campo. Noi sotto questo punto di vista siamo molto indietro, perchè siamo la nazione del tutto e subito ma con scarsi risultati almeno negli ultimi 10/15 anni.

Non nascono più talenti, non si gioca più in strada, mancano gli oratori. Tu che alleni gli under 15 degli Azzurri Conversano credi che il problema siano questi?
I ragazzi di oggi, per esperienza personale, li vedo cambiati e meno attaccati a determinate cose, però è su di loro che bisogna investire anche a livello sportivo perché rappresentano il futuro. Proprio per questo nella mia esperienza di quest’anno alla guida della squadra giovanile under 15 degli Azzurri Conversano, per la quale ringrazio tutta la società ed in primis il nostro presidente, ho cercato di lavorare più sulle motivazioni e sugli aspetti comportamentali e tecnici che sul risultato, che in queste categorie rimane fine a se stesso.

I ragazzi nati dal 2010 in poi si può dire che non hanno mai visto la nazionale italiana partecipare ad un mondiale. Secondo te gli stiamo negando qualcosa?
I ragazzi che non hanno mai visto un mondiale della nazionale italiana di calcio forse non sanno neppure cosa si stanno perdendo dato che, ahimè, non hanno ancora avuto questa gioia. Sicuramente gli stiamo negando le fantastiche notti di estate, a scuola terminata, a casa dei nonni, dei genitori, insieme alla famiglia e agli amici più stretti con la televisione accesa e tutti pronti a cantare a squarcia gola L’inno di Mameli e a gridare GOOOOOOOOOOLLLLLLLLL !!!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *