Il gol da sogno di Billy Camara, arrivato in barca a Lampedusa e ospitato a Conversano nella comunità “don Tonino Bello”

Il mare sembra una distesa infinita. Billy ha 16 anni e da giorni è su una barca, infreddolito e affamato. Ha paura, ma guarda il cielo e affida alle stelle la cosa più importante per lui: il suo sogno di libertà. Non sa dov’è diretto. Sa bene da cosa sta fuggendo. Dal suo paese, la Guinea, affamata dalla povertà e dalla guerra civile. È stato costretto a scappare, dicendo addio alla sua famiglia che risede a Kankan, così lontana ora che una terra sconosciuta lo accoglie: l’Italia. Billy non si aspetta molto. Eppure i miracoli possono accadere. Basta l’affetto di amici inaspettati. Basta la passione per lo studio e lo sport.

Billy Camara


Luglio 2023: il ragazzo, che di cognome fa Camara, sbarca a Lampedusa dopo aver attraversato il deserto, dalla Guinea alla Tunisia, ed essersi imbarcato su una carretta che lo ha condotto a Lampedusa dopo un avventuroso viaggio in mare. «Siamo stati salvati da una nave, eravamo assiepati su barcone, con il motore in avaria e senza cibo, ho avuto paura di non farcela – racconta – accolti a Lampedusa, dopo tre giorni io e altri siamo stati trasferiti al Cara di Bari». Dove resta due mesi. Dal settembre dello scorso anno viene ospitato nella Comunità Don Tonino Bello di Conversano, seguito nel suo percorso di crescita (anche scolastico, sta studiando per il diploma di terza media) dalla tutrice Federica Pecorella e dall’educatrice Rossana Mancini. Qui entra in contatto con Mario Centrone, ex presidente e ora dirigente della Polimnia che a Conversano ha un’avviata pescheria in piazza Battisti. E’ lui che da fine intenditore di calcio, lo porta alla Polimnia Polignano per una selezione di giovani calciatori: Camara non passa inosservato e viene scelto per il raduno con la prima squadra.
Nel frattempo, sta per diventare maggiorenne (è nato il 1 dicembre 2006) e domenica scorsa, a Racale, con la Polimnia inaspettatamente sotto 3-2, mister Michele Anaclerio lo getta nella mischia nei minuti finali. E Billy, soprannominato da compagni e dirigenti Osimhen per via della cresta bionda con cui si è presentato a Polignano, è decisivo: raccoglie un traversone e con una sforbiciata degna di Pelè in “Fuga per la vittoria” realizza il gol del pari per la sua squadra, tra le più serie candidate alla promozione in Serie D. L’esultanza di Billy sembra incontenibile. Mario Centrone e il presidente Vito Lo Franco se lo coccolano, lo staff tecnico sgrezza il suo talento e lo disciplina tatticamente ogni giorno sul rettangolo verde. Dove Billy corre, segna e sogna di diventare il nuovo Osimhen.

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