Carmen Savino è la fondatrice dell’associazione culturale Mediterraneo Opera Ballet e direttrice artistica della rassegna “Chiostri in Danza”, arrivata quest’anno alla sua quarta edizione. Le sue, come ci tiene a specificare, sono domande e non accuse all’amministrazione comunale di Conversano. E riguardano quelli che ritiene essere criteri diversi di selezione utilizzati dalla stessa amministrazione per sostenere le proposte del territorio.
Nella video-intervista rilasciata a Oggiconversano.it traspare tutta la passione per la danza e per un percorso, il suo, fatto di tappe fondamentali e importanti che l’hanno vista lavorare, infatti, con importanti fondazioni come quella Lirico Sinfonica Petruzzelli e Teatri di Bari, la Fondazione Piccinni di Bari “PICCINNIBALLET”. Si è esibita, inoltre, in diversi festival e teatri all’estero e in Italia: Teatro Ventaglio Smeraldo (Milano); Teatro Romolo Valli (Reggio Emilia); Teatro Dell’Aquila (Fermo); International Youth Dance Gala (Atene); Teatro Olimpico (ROMA) per citarne alcuni; si è diplomata insegnante di danza presso l’Accademia del Teatro alla Scala e, non da ultimo, si è perfezionata in “direttore di scena” presso il Teatro di San Carlo di Napoli. Un curriculum di tutto rispetto.
Nei giorni scorsi, con un video postato sui social, è arrivato il suo “grido di dolore”, non banale, ma incentrato su alcune domande all’amministrazione comunale e, precisamente, sulla rassegna “Borgo d’estate” e sui criteri utilizzati per la scelta delle proposte. Quest’anno, fuori bando, l’amministrazione ha deciso di finanziare un’altra rassegna simile a quella che, ormai da quattro anni, l’associazione Mediterraneo Opera Ballet propone nel cartellone di Borgo d’estate. Carmen Savino pone domande precise: “Perché non dare la stessa dignità artistica e di valore anche alla nostra proposta, passata dal bando pubblico dello stesso comune, se anche noi abbiamo le caratteristiche evidenziate per sostenere l’altra?”.
La domanda di Carmen Savino, la quale si tiene lontana dalla polemica e dal giudizio sulle proposte dei suoi colleghi, pone il problema delle scelte “discrezionali” che l’amministrazione comunale può fare, a prescindere dal bando pubblico. E, soprattutto, senza dare giustificazioni plausibili e oggettive che possano giustificare alcune scelte anziché altre.
L’eco delle parole di Carmen Savino non è rimasto inascoltato: “Dopo che ho deciso di parlare pubblicamente, ci è arrivato tanto affetto e protezione. Non me l’aspettavo. Questo vuol dire che la rete che abbiamo costruito è sana”.
La sua denuncia è carica di tutto quel trasporto emotivo ma anche di tanta, tantissima lucidità, che solo chi ama così profondamente il proprio lavoro non riesce a trattenere; soprattutto nel momento in cui sente che dall’altra parte l’autorità incaricata all’assegnazione dei contributi non ha dimostrato criteri oggettivi di valutazione.
Noi di Oggiconversano abbiamo invitato Carmen Savino in redazione, in questa video-intervista ci ha raccontato parte della sua delusione e, allo stesso tempo, i suoi progetti futuri. Quelli di un’artista e organizzatrice di eventi riguardanti la danza che afferma di avere sempre a mente le parole di Paolo Grassi, fondatore del Piccolo Teatro di Milano “Il Teatro è un diritto e un dovere per tutti. La città ha bisogno del Teatro. Il Teatro ha bisogno dei cittadini”.