Cozze, l’amministrazione esulta: 510 multe in pochi giorni”. Il Comitato: “Ma quando vi decidete con i parcheggi”?

Non c’è pace per i cittadini residenti a Cozze. L’ultimo regalo ricevuto è quello dell’apertura dell’isola ecologica mobile, l’isola ecologica che serve Cozze, dal venerdì alla domenica dalle ore 10.00 alle ore 13.00 nel periodo che va dal 2 agosto al 30 settembre.

Ovviamente tutto questo è assurdo, oltre che delirante, perché costringerà tutti i fruitori non residenti della spiaggia di Cozze ad abbandonare  i loro rifiuti o in maniera selvaggia o vicino alle case dei residenti con il rischio, da parte di questi ultimi, di subire richiami o multe perché non hanno differenziato correttamente.

Da parte dell’amministrazione, invece, giungono parole di autocompiacimento per l’attività che sta svolgendo a Cozze.

Infatti mercoledì 7 agosto 2024, presso la Prefettura di Bari, si è tenuto l’incontro tra il prefetto Francesco Russo e il sindaco Giuseppe Colonna, l’assessore alla Polizia Locale Marco Ungaro e il Comandante della Polizia Locale Nicola Leone, nell’ambito del Comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza.

Nel corso dell’incontro, il Prefetto, a seguito di richiesta di attivazione ricevuta dal comitato civico “Per Cozze”, ha chiesto al sindaco quali iniziative sono in essere. Il sindaco Colonna ha presentato tutte le attività che sono state avviate, tra cui il monitoraggio e controllo del territorio di Cozze, le operazioni per la tariffazione della sosta a pagamento e gli adempimenti alle richieste pervenute dalla Asl in ordine al potenziamento dei contenitori per la raccolta differenziata.

A questo proposito il Comandante della Polizia Locale Leone ha presentato un report dettagliato con tutte le attività poste in essere nel periodo compreso tra l’8 giugno e il 4 agosto 2024: tra gli altri 60 servizi di polizia locale dedicati alla frazione di Cozze, 210 ore di servizi dedicati espletati dal servizio di polizia locale, 510 sanzioni elevate per condotte irregolari, 12 sanzioni elevate per illeciti amministrativi riconducibili all’abbandono di rifiuti nella frazione di Cozze, 14 comunicazioni di notizia di reato all’Autorità Giudiziaria per abbandoni di rifiuti ex art. 192 (Testo Unico dell’Ambiente) e 5 segnalazioni per presenza di aree oggetto di degrado ambientale.


Per cominciare, dalle stesse comunicazioni del Comandante della Polizia Municipale di Mola di Bari, si evince che a Cozze esiste il problema parcheggi e spazi. Le 510 multe in 55 giorni di monitoraggio ne sono la prova più evidente e non dovrebbero rappresentare motivo di vanto da parte dell’amministrazione comunale, bensì di preoccupazione per la cronica mancanza di servizi.

I vigili elevano le multe nel loro passaggio quotidiano ma nessuno ha visto il presidio permanente come, invece, promesso al comitato “Per Cozze” dalla stessa amministrazione comunale.

Presidio permanente che sarebbe il vero deterrente al traffico selvaggio della frazione molese, insieme alla creazione a monte di spazi per parcheggio.

Lo stesso comandante ha ricordato che in totale sono state fatte 26 multe riconducibili all’abbandono dei rifiuti. Molto poche rispetto al fenomeno dell’abbandono che coinvolge i residenti tirati in ballo quando devono giustificare la mancata raccolta differenziata di buste di rifiuti che non hanno mai abbandonato, ma che sono il risultato di abbandono di avventori occasionali. Praticamente “cornuti e mazziati” i residenti che si sono visti recapitare sanzioni riferite a rifiuti mai accatastati. Una situazione paradossale frutto di un servizio di controllo e monitoraggio assolutamente scriteriato.

E per questo il portavoce del comitato, Antonio Renna, dopo la notizia della variazione degli orari di apertura dell’isola ecologica, ha comunicato di aver manifestato le proprie perplessità sulla riduzione degli orari in un periodo in cui, invece, andrebbe potenziato il servizio, sia all’assessore Liuzzi che alla Asl.

Lo stesso Renna, a nome del comitato “Per Cozze” è intervenuto per stigmatizzare le parole di autocompiacimento dell’amministrazione comunale a seguito dell’incontro con il Prefetto voluto e stimolato dall’attività dello stesso comitato: “Agli assolutamente necessari interventi sanzionatori è previsto che seguano interventi propositivi, che vengano messe in atto strategie e risorse mirate, atte a sanare quelli che erano e sono ancora i seri problemi di Cozze? Qualche esempio tra tanti: 1) ben vengano le multe per divieto di sosta, ma quanto ancora è lontana la realtà di nuovi parcheggi in grado di accogliere le centinaia di giornalieri fruitori della spiaggia libera?
2) finalmente i bagni pubblici sono aperti ma sono assolutamente insufficienti e mancano le indicazioni. È possibile implementare le dotazioni distribuendole lungo tutta la frazione con adeguata cartellonistica per evitare che le persone continuino ad intasare i bagni dei pochi esercenti o a fare i bisogni dove capita?”

Il comitato, quindi, insiste e non si fa ammaliare dalle parole dell’amministrazione comunale che ripete le solite cose da anni e non riesce mai a dare risposte concrete e strutturali. E continua Renna: “Di fronte a una ipotesi in cui la multa da sola non basta, anzi genera solo disagio con fenomeni di disaffezione e abbandono in tutti i sensi, con tutto quello che potrebbe comportare in un momento in cui si inizia a registrare una maggiore presenza turistica, ci chiediamo: è così difficile immaginare uno scenario in cui il semplice nesso logico tra lungomare chiuso al traffico-parcheggi a monte (per tutte le ragioni che sono state ampiamente illustrate più e più volte) possa essere la chiave, nonché il primo passo per la valorizzazione di Cozze, e non solo della sua sopravvivenza?”.

Il portavoce del comitato “Per Cozze” Vitantonio Renna


Il cliché rimane lo stesso, un’amministrazione comunale che non ha nelle sue corde la valorizzazione della sua stessa frazione, dalla quale incassa fior di soldi, da una parte. Il comitato “Per Cozze” che non molla la presa dall’altra. E menomale.
In questo quadro si inseriscono i giudizi di chi Cozze la frequenta non perché ci abita ma perché ne gode del suo mare. Giudizi severi e che riguardano l’invivibilità, l’insostenibilità organizzativa di spazi e servizi, disordine, degrado e in alcuni casi abbandono. Lapidario il giudizio di un frequentatore assiduo della frazione molese: “A Mola hanno una Ferrari ma la trattano come una catapecchia”.

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1 Comment

  1. Pierluigi Fanelli says:

    Ma cosa volete dal sindaco di Mola di Bari,che si interessi di Cozze, quando il paese che dovrebbe gestire è indietro di almeno 50 anni?.Egli è come tutti i suoi concittadini, è rimasto agli anni 60 del secolo scorso.