In piazza della Resistenza e in altri luoghi soliti assembramenti serali
Conversano – Tra una pandemia che avanza imperterrita e lo spettro, questa volta non del comunismo, ma di un nuovo lockdown che si aggira per l’Europa e non solo, non c’era alcun bisogno di invocare streghe e mostri per incutere terrore. A Conversano, invece, la notte del 31 ottobre non si può far a meno di festeggiare. A poche ore dalla comunicazione del Sindaco Giuseppe Lovascio di 26 casi di positività al covid-19 presenti in città, si son verificati diversi assembramenti di ragazzini (accompagnati anche da genitori) nei pressi del centro storico e delle varie attività commerciali per il consueto rito del “dolcetto o scherzetto?“.
Anche in altri comuni della nostra bellissima regione, ieri sera, sembrava che nulla fosse accaduto. Stiamo esagerando, stiamo giocando, non col fuoco, ma con il virus che, ahimè, è molto più pericoloso. Tutto quello di cui parliamo e sentiamo parlare ormai da mesi, i dispositivi di sicurezza che indossiamo e che a volte cerchiamo di abbinare al nostro abbigliamento, non sono sicuramente frutto di una leggenda della tradizione celtica. Il nostro governatore Emiliano, non ha ritenuto opportuno emanare ordinanze di coprifuoco, come è stato fatto invece in altre regioni italiane, e noi non ci siamo fatti cogliere impreparati: abbiamo perso l’ennesima occasione per ripagare la fiducia dataci e dimostrare maturità, non rispondendo, così, all’appello alla responsabilità più volte fatto da chi è impegnato in prima linea nella battaglia al covid 19.
Ricordiamo che essere liberi significa anche e soprattutto poter vantare un buono stato di salute.