Esultano gli organizzatori della manifestazione parlando di 40.000 presenze
Conversano – Il passaggio dalle tavolate di corso Domenico Morea all’ostentazione dei numeri dei partecipanti alla manifestazione “Tavolata a Corte” è stato brevissimo. Come si fa nelle manifestazioni sindacali o di protesta, il giorno dopo c’è sempre la guerra dei numeri tra gli organizzatori che tendono ad enfatizzare e gonfiare il numero dei partecipanti e la questura che ne riduce sempre la portata. Con una foto apparsa su facebook gli organizzatori della tavolata hanno parlato di 40.000 visitatori. Quanto un concerto di Vasco Rossi.
Ma in molti si stanno chiedendo come si sia arrivati a ridurre la questione degli eventi estivi sul Largo di Corte ad una battaglia di numeri e all’ostentazione non dei risultati raggiunti rispetto agli obiettivi prefissati, bensì all’indicazione della marea di persone di per sè considerato l’unico obiettivo accanto a quello degli introiti per gli organizzatori. Tralasciando per un attimo le questioni legate alla scelta di questo tipo di manifestazioni definite da qualcuno “bivacchi a cielo aperto”, al momento ci sarebbe da chiedere chiarimenti sul funzionamento e sul flusso di denaro. Gli organizzatori corrispondono al Comune di Conversano il corrispettivo per l’occupazione del suolo pubblico dato che si tratta di iniziative private commerciali paragonabili ad un qualsiasi mercato? Gli organizzatori chiedono denaro ai ristoratori che aprono i propri stand? E sotto quale forma?
Sono i quesiti da porre all’amministrazione comunale, soprattutto. Che nulla ha eccepito circa un’altra novità che quest’anno ha visto protagonista “Tavolata a Corte”: l’organizzazione di un palco per un incontro di boxe. Un segnale chiaro del passaggio definitivo da salotto buono del nostro paese a periferia di una grande città dedita al bivacco e al pugilato. Comunque definita la nobile arte.