I recenti risultati raggiunti dalla Nazionale italiana laureatasi campione del Mondo, sia nel maschile che nel femminile, ha portato ancora di più alla luce quanto il Volley sia ad oggi probabilmente lo sport più importante in Italia o, almeno, il più seguito.
Da anni, il lavoro operato dalla federazione sta dando i suoi frutti, con giovani talenti italiani che crescono fino a diventare fra più forti al mondo e vincere trofei.
Vittorie così importanti hanno una cassa di risonanza di respiro nazionale, che porta anche molti giovanissimi e giovanissime ad avvicinarsi a questo sport, magari solamente per aver visto in TV uno scorcio della finale.
Nella nostra città, da ben nove anni c’è una piccola e bella realtà che permette alle giovani adolescenti conversanesi di approcciarsi a questo bellissimo sport: la Real Volley Conversano.
Nel 2016, tre giovani ragazzi conversanesi, Donato, Cosimo e Vanni, decisero di rilevare la società, fino ad allora guidata dal prof. Leonardelli, presidente storico del volley qui a Conversano, e di dare il via ad un progetto solido ed ambizioso di pallavolo femminile nella nostra città.
Putando sulla crescita e lo sviluppo delle giovani generazioni di pallavoliste conversanesi, la società sportiva ha raggiunto anche picchi importanti a livello senior. Nel 2016 la squadra militava in Serie D e solamente l’anno successivo, la stagione 2017-2018, le ragazze della Real Volley raggiunsero meritatamente la Serie C, vincendo lo stesso anno anche la Coppa Puglia.
Il salto di categoria non fu un problema per la società ma tutt’altro, certificò l’ottima organizzazione societaria e sportiva visti i risultati ottenuti in campo. Infatti nelle due stagioni successive la società si giocò anche i playoffs per la promozione in B2, risultato che sarebbe stato davvero importante, quasi clamoroso in così pochi anni.
L’ascesa purtroppo, come accaduto a molte piccole società sportive, fu frenata bruscamente per via del brutto periodo del Covid19 che ha costretto la società ad abbassare le aspettative , scendendo di categoria, ridimensionandosi e ricominciando a puntare quasi esclusivamente sullo sviluppo e sulla crescita del settore giovanile.
Ogni anno. però, il problema nel quale si imbatte la Real Volley Conversano è quello delle strutture da gioco ed allenamento; problema che impedisce la creazione di un movimento solido ed organizzato come richiede da sempre una società sportiva e che ha portato la Real Volley ad abbassare definitivamente le pretese per quanto riguarda la crescita della squadra senior ed a concentrarsi sul settore giovanile.
Ad oggi la società Real Volley Conversano è composta da Donato Fantasia (presidente), Monica Marinelli (vicepresidente) e dai dirigenti Giacomo Dimaggio, Vanni Sibilia, Cosimo Meuli e Paolo Pace.
Purtroppo, come abbiamo già raccontato pochi giorni fa in un nostro video, i due impianti sportivi della nostra città (Campo Pineta e Palsangiacomo) come già noto sono impegnati in lavori di ristrutturazione e manutenzione. Le società di Bakset e Volley della nostra cittadina hanno dovuto dividersi ed utilizzare spazi come le palestre dei nostri istituti scolastici o spazi all’aperto privati, come per esempio il campo sportivo della Maristella.
A farne le spese più grosse di questa situazione è stata proprio la Real Volley Conversano, che da quasi due anni non ha una struttura al chiuso in cui le ragazze del settore giovanile possano allenarsi.
Le ragazze tesserete in questa stagione per la società di pallavolo sono poco meno di 100 e si dividono in S3, settore giovanile dedicato alla scuola elementare, under 12, under 13, 14 ed under 18.
Le giovanissime atlete dovrebbero allenarsi in palestre scolastiche o in strutture idonee alla loro attività. Ad oggi non si sa ancora dove lo potranno fare dato che la burocrazia e la politica riesce a frenare la voglia di praticare questo sport. Ci si allena all’aperto sperando sempre che le condizioni atmosferiche lo permettano.
La società aspetta e sta cercando di lottare per avere uno spazio nel quale potersi allenare, dovendo dar conto alle ragazze e ai propri nove anni di storia. Rimanere “senza casa”, in questo caso sportiva e accogliente, è sempre molto spiacevole.