E’ un momento cruciale, in pieno ferragosto, per le vicende che riguardano il sito di contrada Martucci. In ballo sono la post gestione dei lotti (I e III) delle vecchie discariche non più in servizio, i progetti di estrazione del percolato sui quali c’è grande discussione, il destino delle vasche A e B a servizio degli impianti di biostabilizzazione operanti nello stesso sito.
Abbiamo intervistato il presidente della commissione speciale ambiente di Conversano, Pasquale Loiacono, il quale non nasconde preoccupazioni e lancia un’accusa alla politica conversanese che, assente dal dibattito, determinerebbe una sorta di distrazione di massa dalle vicende di contrada Martucci, con tutto ciò che ci sarebbe da fare, per messa in sicurezza e post gestione dei lotti incriminati. Una post gestione di cui non c’è traccia ormai dal 2011.
Presidente, come procedono i lavori della commissione speciale ambiente del Comune di Conversano? E di cosa state discutendo in questi giorni?
E’ opportuno ricordare che la Commissione è stata istituita a supporto delle indagini sul III lotto di C. da “Martucci” (vecchia discarica “Lombardi”), chiuso ai conferimenti di rifiuti sin dal 2011, ma purtroppo privo della “post – gestione”. Una fase molto più importante della semplice gestione e successiva alla chiusura di qualsiasi discarica, nella quale si dovrebbe controllare il corpo dei rifiuti attraverso continui monitoraggi della falda, estrazione del percolato, estrazione di biogas. Attività che nel nostro caso sono mancate, procurando un grave inquinamento del territorio. Di conseguenza scopo delle indagini è stato proprio quello di accertare la natura, l’entità dei danni e come poter intervenire nella messa in sicurezza dei luoghi.
La Commissione ha seguito queste attività, mentre è attualmente in attesa di ricevere dagli uffici comunali riscontro alle “Osservazioni” che l’Agenzia Regionale per Protezione Ambientale (ARPA) ha formalizzato al Comune di Conversano in merito ad un progetto presentato dal nostro Ente relativo ad una prima estrazione di percolato.
Qual è il motivo per cui sembra che il Comune di Mola di Bari sia più attivo di quello di Conversano sulla questione della gestione e post gestione del sito di contrada Martucci?
In realtà la comunità molese è più attenta alla vicenda “Martucci”; si assiste ad un fermento di associazioni e cittadini parecchio interessante che riesce a mantenere vivacità su di una questione notoriamente molto delicata. Da noi, invece, l’argomento è passato sotto tono, complice l’assenza della politica.
Molti cittadini non stanno capendo cosa sta succedendo in questi giorni: può spiegare in poche parole a che punto è il progetto per l’estrazione del percolato e chi lo sta facendo?
Come ho già accennato, si tratta di un progetto relativo l’estrazione del percolato presentato dal Comune di Conversano, ma che dovrebbe esser integrato a seguito le Osservazione pervenute dall’ “ARPA”.
In regione c’è ancora qualcuno che spera in una riapertura delle vasche di contrada Martucci per discarica. Ritiene scampato il pericolo oppure è ancora attuale e dietro l’angolo la fregatura per Conversano?
La situazione di C. da “Martucci” è sempre stata delicata e controversa, malgrado uno stato ambientale fortemente compromesso la Regione Puglia ha voluto negare l’evidenza. Questo anche perché (non mi stancherò mai di ripeterlo) la discarica ha fatto comodo a tanti: la politica, le associazioni, lo sport, le manifestazioni pubbliche, gli eventi, un po’ tutti attraverso le sponsorizzazioni ne hanno tratto vantaggio. Oggi la storia è cambiata, ci sono gli impianti di trattamento dei rifiuti che non sono certamente le vecchie discariche, anche se in adiacenza a questi impianti sono presenti due vasche (di servizio e soccorso) che potrebbero tornare a raccogliere rifiuti (seppur trattati). Quindi non abbasserei mai la guardia.
Tra la commissione speciale ambiente che lei presiede e il sindaco (delegato all’Ambiente) c’è comunità di vedute o agite ognuno per proprio conto?
Su argomenti di questo tipo è difficile dividersi. Oggi anche il Sindaco ha consapevolezza del fatto che l’area vasta di C.da “Martucci” vada salvaguardata. Le indagini, riprese nel 2018, e che hanno portato ad acclarare la situazione di forte degrado e compromissione dei luoghi, credo abbiano convinto sulla necessità di dover intervenire, una condizione dapprima sottovalutata. Per questo, ritengo indispensabile una maggiore incisività, cercando di tenere fuori la zona di “Martucci” da ogni previsione regionale (mi riferisco al PRGRU – piano regionale rifiuti) e perseguire unicamente soluzioni di vera e propria riqualificazione ambientale.
Che rapporto ha la sua commissione con l’omologa di Mola?
Molto buono, si cerca di lavorare congiuntamente su azioni comuni.
Per finire, ci può spiegare in parole comprensibili per tutti quali dovrebbero essere i passaggi amministrativi per la messa in sicurezza dei lotti ormai in disuso da anni in contrada Martucci? Qual è il cronoprogramma?
Oggi il cronoprogramma si riduce a ben poco in quanto, grazie ai molteplici elementi acquisti, alle indagini espletate ed al monitoraggio della falda (comunque da riprogrammare ai fini del controllo del III e I lotto) ci sono le condizioni per poter predisporre un progetto di messa in sicurezza.
Per altro verso, invece, come emerso nel corso delle stesse indagini, è urgente provvedere all’estrazione del percolato, per cui il progetto presentato dal Comune di Conversano ed osservato da “ARPA”, costituisce solamente l’inizio di un processo ben più complesso che richiede professionalità e risorse molto importanti a cui l’amministrazione dovrebbe dare priorità assoluta anche attraverso la creazione di un ufficio dedicato.