E’ una storia che contiene in se più elementi, quella che la mamma di un bambino che frequenta la scuola materna “Via Firenze-Forlani” racconta a Oggiconversano.it.
Il 4 ottobre scorso la nostra testata pubblicò un articolo (vedi link urly.it/31chq4) nel quale descriveva la situazione riguardante il mancato avvio del servizio di mensa scolastica, per i bambini che hanno bisogno di seguire diete speciali per allergie o altro.
In città si stimano circa sessanta bambini in queste condizioni.
Il Comune di Conversano aveva scritto alle dirigenti scolastiche, comunicando che le diete speciali non erano state vidimate dal servizio ASL apposito e che, quindi, il 6 ottobre non sarebbe partito il servizio, al contrario di tutti gli altri bambini senza la necessità di diete speciali da rispettare.
Un provvedimento che, come anticipato da Oggiconversano.it, avrebbe causato pregiudizio innanzitutto ai bambini, costretti ad uscire dalla classe per farvi rientro nel pomeriggio, con tutto ciò che comporta l’organizzazione familiare per quei genitori impegnati al lavoro.
Aspetti, quindi, riguardanti sia l’inclusione scolastica per i piccoli che la conciliazione dei tempi per i genitori e le famiglie.
Negli anni si sono sprecati convegni e studi, sono state emanate normative nazionali e regionali ma, alla prova dei fatti, basta l’assenza di una vidimazione della ASL, o di ritardi di trasmissione di dati da parte dei Comuni attraverso le ditte appaltatrici dei servizi mensa, per scombussolare intere organizzazioni familiari. E causare disagi psicologici a quei bambini che, alle 12.00 di ogni giorno, devono abbandonare gli amici per tornare a casa. E, se l’organizzazione familiare lo permette, tornare in classe nel pomeriggio.
E’ questa la storia di una mamma, con il proprio figlio che sta vivendo un disagio che non sappiamo quando terminerà. E, naturalmente, come in ogni situazione simile, non si intravede l’individuazione di responsabili per questo grave disservizio causato da una cattiva gestione dei tempi amministrativi delle istituzioni preposte, se pur con diverse responsabilità.
Suo figlio frequenta la scuola materna di Conversano, in via Sassari. Quando ha
inviato l’istanza al Comune di Conversano per l’esigenza specifica di suo figlio che
ha bisogno di una dieta specifica, a causa di allergie?
Ho inviato la richiesta di iscrizione al servizio mensa il 3 agosto 2025 inserendo
anche il certificato dell’allergologo e il 9 settembre ho ricevuto una richiesta di
compilazione di un altro modulo per perfezionare l’iscrizione di dieta speciale che
ho compilato e reinviato nella stessa giornata, sia via mail che via PEC al comune.
Ci racconta in breve quale disagio, da genitore, vive in questo momento a
causa del mancato avvio del servizio di mensa scolastica per bambini bisognosi di
diete particolari?
Ho richiesto il servizio mensa scolastica poiché non mi è possibile prelevare da
scuola mio figlio prima delle 15 ma ad oggi sono costretta ogni giorno alle 12 a
farlo uscire e ad organizzarmi spesso chiedendo permessi lavorativi e tutto
questo fino a data da destinarsi.
Il Comune di Conversano scrive ai dirigenti scolastici dicendo che il SIAN (servizio
della ASL) non ha ancora vidimato le diete dei bambini; quindi, il 6 ottobre non è partito
il servizio mensa per tutti. Questo cosa significa per suo figlio, costretto a non poter
passare con i suoi amici le ore dedicate al pranzo?
Mio figlio sta vivendo un disagio psicologico non indifferente poiché ogni giorno è
costretto a lasciare le attività scolastiche alle 12 per permettere agli altri bambini di
usufruire della mensa sentendosi escluso e diverso, nonostante le sue insegnanti nello
scorso anno scolastico si sono impegnate a garantire la sua sicurezza facendolo sentire
uguale ai suoi amici pur avendo esigenze alimentari diverse. Gli si sta impedendo di
partecipare ad un momento di convivialità anche perdendo poi le ore successive alla
mensa con i suoi compagni.
Se lei potesse suggerire al Comune di Conversano una diversa organizzazione,cosa
consiglierebbe loro per far partire il servizio mensa sin da primo giorno di scuola?
Io suggerirei di prevedere l’iscrizione della mensa nello stesso periodo in cui è richiesta
l’iscrizione all’anno scolastico (gennaio), così da permettere già una impostazione di
diete speciali per tutti gli alunni richiedenti e nel caso prevedere eventuali integrazione
di altri bambini nel corso dell’anno se dovessero riscontrare nuove
intolleranze/allergie. Una iscrizione così precoce permetterebbe ad un sistema
burocratico complesso di avere tutti i tempi tecnici per le attivazioni tempestive. Si
potrebbe addirittura prevedere la mensa sin dai primi giorni di frequenza come
previsto in altri comuni.
Al momento si conosce la data presunta dell’avvio del servizio anche per i
bambini che devono seguire diete particolari?
Al momento ogni documento ufficiale prevede un tempo indefinito “data da
destinarsi” che lascia me in difficoltà e mio figlio in attesa di tornare alla
normalità. Credo che si sarebbe dovuto prendere in mano la situazione con più
decisione cercando di trovare una soluzione immediata.