A chi tocca ripulire la zona dove il 4 febbraio scorso, ben 31 giorni fa, la caduta di uno dei due pini maestosi posizionati all’ingresso di Villa Garibaldi destò grande scalpore per ciò che sarebbe successo se in quel posto, come tante altre volte, ci fossero state persone? A quale degli uffici comunali, all’ufficio lavori pubblici o all’ufficio patrimonio e manutenzioni?

Questo dubbio sembra essere il motivo di tale ritardo che mostra il senso di disordine e incuria che regna all’ingresso di Villa Garibaldi. Come si può notare dalle foto, la situazione è esattamente quella di un mese fa dopo che operai intervenuti in emergenza avevano tagliato il gigantesco pino che “sedeva sdraiato” e messo in sicurezza, con un taglio netto, anche l’altro di cui è rimasto solo il ceppo alla sua base.
Il luogo, come si suol dire, è diventato “instagrammabile” e non sono poche le persone che si fermano per scattare foto credendo si tratti di un ritrovamento archeologico, così come ci ha segnalato un lettore.
Sembra che alcuni degli amministratori abbiano sollecitato gli uffici ad intervenire e disporre la rimozione e la pulizia del luogo, ma senza tanta fortuna. Intanto il dubbio su quale debba essere l’ufficio che deve provvedere ad avviare il procedimento rimane, così come rimane piegato su se stesso il “lampione” di ghisa abbattuto dall’albero caduto insieme a detriti e lastre di contorno.
Tutto in attesa che gli uffici si mettano finalmente d’accordo. Si spera.




