Dalla tabella (allegata in fondo a questo articolo) inserita nella delibera di giunta n. 127 del 13 agosto 2024, si deduce che a Conversano ci sono molte meno postazioni occupate da commercianti per prodotti “alimentari giornalieri” di quanti potrebbero essercene. Nello stesso “mercato alimentare giornaliero” di piazza Battisti, a fronte di una disponibilità di sei postazioni possibili, ce n’è realmente solo uno che vi opera quotidianamente. In alcuni giorni diventano al massimo due.
La Giunta Comunale, seguendo quanto previsto dal Documento Strategico del Commercio approvato nel 2022, ha preso atto della ricognizione effettuata dagli uffici e ha deliberato di “approvare, ai sensi dell’art. 48 del Documento Strategico del Commercio della città di Conversano, approvato con Delibera di C.C. n. 19 del 29 aprile 2022, la conferma di alcuni esistenti e la creazione di nuovi ‘Posteggi Isolati’ sui quali avviare un periodo di sperimentazione ed osservazione prima della definitiva adozione“.
Inoltre ha preso atto che “il Ministero delle imprese e del made in Italy non ha ancora provveduto alla
adozione delle linee guida per avviare le procedure di assegnazione dei posteggi liberi, sia isolati che in
aree mercatali e, pertanto, i posteggi creati saranno disponibili ai c.d. spuntisti sino alla procedura di
assegnazione“.
In assenza di linee guida del Ministero, la Giunta ha deciso di procedere con la sperimentazione per l’assegnazione temporanea di posti ai cosiddetti “spuntisti“, cioè a quei commercianti che pur non avendo autorizzazioni di solito occupano posti altrimenti occupati da chi quel giorno non intende avvalersi del suo diritto all’attività.
L’espansione della città e le nuove esigenze della popolazione più anziana, necessitano di una rivisitazione “scientifica” dei bisogni della comunità. Il Comune di Conversano, dotato del Piano Strategico del Commercio sin dal 2022, avrebbe bisogno di una specie di interpello alla popolazione per capire quei nuovi bisogni e, subito dopo, operare in applicazione del Documento Strategico che, a ventotto mesi dalla sua approvazione, non trova ancora la sua piena applicazione.
La domanda che ci si pone nel mondo del commercio “abbiamo un Documento Strategico, abbiamo uno strumento quale il DUC (Distretto urbano del Commercio), siamo pronti per apportare innovazioni e concepire un nuovo modo di offrire le nostre creazioni e i nostri prodotti?“, non trova ancora risposte se è vero, come è vero, che si procede con sperimentazioni spot. Non prevedendo un coinvolgimento dei cittadini in queste decisioni rispetto ai reali bisogni e non coinvolgendo, come sembra, nemmeno le associazioni di categoria in queste scelte che, se pur parziali e temporanee, dimostrano la continua precarietà di una parte del mondo del commercio bisognosa di programmazione, con gli strumenti normativi ormai operativi da tempo.
