Il pasticcio delle commissioni consiliari “segrete”. Il presidente Gungolo chiamato ad ordinare i lavori e a far rispettare il regolamento

Comincia con tanta confusione il lavoro delle commissioni

Conversano – “Le sedute della commissione sono pubbliche. Ai lavori possono assistere i cittadini ed i rappresentanti degli organi di informazione“. Recita così l’art. 62 del Regolamento del Consiglio Comunale. Un articolo disatteso già dalle prime battute in quanto le stesse sedute delle commissioni non vengono né pubblicizzate né possono vedere la partecipazione del pubblico, se pur online. Un grave ‘vulnus’ che mette a repentaglio, nel momento del passaggio dalle enunciazioni ai fatti, il principio stesso dei processi partecipativi. La pandemia, si sa, ha limitato tutte le assemblee pubbliche ma ha scoperto l’efficacia, in alcuni casi, della modalità online ormai utilizzata sia per lo smart working che per le stesse adunanze delle istituzioni e non solo.
Nella nostra città l’istituzione consiliare capeggiata dal presidente Carlo Gungolo, non ha ancora disposto organizzativamente la modalità online per dare a tutti i cittadini la possibilità di esercitare un diritto, quello di partecipare in qualità di uditori alle riunioni delle commissioni consiliari, così come recita l’art. 62 del regolamento già citato. Si tratta sicuramente di una svista alla quale il presidente, il vice presidente Sebastiano Cascella e la segreteria comunale, dovranno rimediare con una certa celerità dato il carattere pubblico delle adunanze.
Ma la confusione circa il funzionamento delle commissioni non si limita a questa “svista”. Ce n’è un’altra che riguarda, in questo caso, la terza commissione “Cultura e Welfare“. Il presidente della stessa, il consigliere Moramarco, ha convocato per mercoledì 16 dicembre alle ore 11,00 la stessa commissione con all’ordine del giorno sia la mozione presentata da 9 consiglieri di maggioranza per la costituzione della Commissione Speciale Sanità, sia la costituzione della stessa. Un passaggio in terza commissione superfluo essendo, invece, prerogativa esclusiva del Consiglio Comunale e, eventualmente, della Conferenza dei Capigruppo, trattandosi di una commissione speciale, così come prevista dal regolamento all’art. 68.
Sono sicuramente sviste tipiche dell’avvio di una legislatura ma che possono far intravedere da subito una traccia del comportamento istituzionale. Se per la questione della Commissione Speciale Sanità si può parlare di errore veniale, per quanto riguarda l’organizzazione dei lavori delle commissione consiliari permanenti e conseguente partecipazione, se pur online, dei cittadini sarebbe bene che già dalla prossima commissione convocata per il 16 dicembre, dal Municipio possa arrivare qualche segnale in direzione di una fruizione pubblica delle adunanze. Così come, del resto, vuole lo stesso regolamento.
Il presidente Gungolo non farà, sicuramente, mancare il suo intervento e consentire ai cittadini di esercitare un proprio diritto: quello alla partecipazione.

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