Si inaugura giovedì 16 marzo tra polemiche e possibili danni erariali per l’Ente
Conversano – Se ne parla da un paio di mesi. Ma con l’avvicinarsi della data di inaugurazione, il Caffè Letterario è diventato un caso che ha trovato spazio, oltre che nelle discussioni tra cittadini e commercianti, anche in Consiglio Comunale con una mozione presentata dai consiglieri dell’opposizione. I fatti. Nel novembre 2016 dall’Ufficio Patrimonio del Comune di Conversano viene rilassciata un’autorizzazione all’associazione Artes di Castellana (la stessa a cui l’amministrazione comunale aveva affidato l’organizzazione della mostra di De Chirico) per la gestione del Caffè Letterario all’interno dei locali appena ristrutturati del Castello. Fino al 31 maggio 2017. La motivazione: “Visto che nel corso di tale mostra in parte è stato avviato l’allestimento del ‘Caffè Lettarario’ ma le attività non sono partite concretamente in quanto negli stessi ambienti dovevano essere ultimate le lavorazioni per l’installazione di una piattaforma elevatrice…“. Quindi l’ufficio Patrimonio riconosce da solo che il Comune di Conversano aveva firmato una convenzione con l’associazione Artes che prevedeva, oltre alla gestione della Mostra, anche l’utilizzo di ambienti per il Caffè Letterario, nonostante i lavori non fossero stati ultimati. Salta all’occhio, inoltre, la data di scadenza della concessione: il 31 maggio 2017. Considerato che i locali ad oggi non sono stati ancora inaugurati, tutti si sono chiesti come sarà mai possibile far funzionare da parte dell’affidataria quel Caffè Letterario solo fino al 31 maggio, considerati gli investimenti di migliaia di euro che l’associazione sta facendo arredando quegli straordinari ambienti.
Tanti dubbi e tanti perchè che rispondono solo alla logica e alla volontà dell’Amministrazione Comunale: quella di evitare un bando pubblico per affidare quei locali destinati a Caffè Letterario per eventi e somministrazione di bevande e alimenti, quella di autorizzare gli ambienti fino al 31 maggio 2017 prefigurando una sicura proroga alla stessa associazione Artes di Castellana.
Ad essere ignorati completamente i commercianti di Conversano che si vedranno fare concorrenza da un’associazione che non pagherà nemmeno un euro di canone di locazione al Comune di Conversano e potrà fare attività di bar, oltre che di organizzazione di eventi, il tutto con la benedizione della stessa amministrazione Lovascio.
I consiglieri dell’opposizione hanno portato l’argomento in Consiglio Comunale chiedendo all’amministrazione di ritirare l’autorizzazione e fare un avviso pubblico per la gestione del Caffè Letterario. Ma Lovascio, Gungolo e la maggioranza non hanno voluto saperne e hanno ritenuto di non dover accettare il suggerimento delle opposizioni. Al momento, quindi, l’associazione Artes di Castellana ha preso possesso dei locali del Castello e gestirà in assoluta tranquillità un’attività concorrente con quei commercianti che, invece, pagano affitti per le proprie attività.
Secondo alcuni si intravede in tutto ciò il possibile danno erariale per l’Ente e per l’intera comunità. Secondo i consiglieri comunali delle opposizioni il caso finirà alla Corte dei Conti e all’ANAC di Cantone.