La Pallamano Conversano si laurea campione d’Italia, vincendo senza alcun problema gara 2, dimostrando la propria superiorità con una prova di forza e intensità che non ha lasciato alcuno spazio al Merano dall’inizio alla fine della partita. I biancoverdi si prendono così l’ottavo titolo nazionale della loro storia.
Uno spettacolo quello andato in scena ieri, sabato 07 giugno al Pala San Giacomo, sia in campo che sugli spalti. Gara 2 di finale scudetto si è giocata davanti ad una cornice di pubblico incredibile, più di 3500 tifosi vestiti a festa sulle gradinate del palazzetto a spingere gli uomini di mister Tarafino verso la vittoria.
La partita di ieri non mai stata in discussione con il Conversano che, sfruttando anche l’inerzia data dal calore dei propri tifosi, si è subito portato in vantaggio, partendo concentrato ed aggressivo in difesa e organizzato e diligente in zona offensiva.
Il Merano non è quasi mai riuscito ad impensierire i biancoverdi che, con il passare di minuti, hanno aumentato il loro vantaggio riuscendo a regalare ai propri tifosi gol ed azioni spettacolari. Al fischio finale, sul risultato di 34 a 31, è arrivata l’esplosione di gioia ed entusiasmo del Pala San Giacomo che si è confermato, ancora una volta, il teatro più nobile ed importante della pallamano italiana.
Conversano scrive così otto alla voce scudetto nel proprio palmares e torna a cucirsi il tricolore sul petto a tre anni dall’ultima volta, al termine di una stagione difficile e complicata.
Infatti, l’anno del Conversano è stato caratterizzato da molti alti e bassi, con il punto più basso toccato sicuramente nella penultima giornata di regular season quando proprio il Merano, aveva battuto agilmente i biancoverdi qui a Conversano in una partita che aveva fatto storcere il naso a tutti i tifosi ed aveva fatto piovere un mare di critiche sulla squadra.

A sottolineare questo periodo no e complicato che poteva compromettere la stagione dei biancoverdi è stato proprio il tecnico Alessandro Tarafino nell’intervista post gara di ieri:
“Dopo la Coppa Italia abbiamo pagato un calo durato parecchie partite e non è stato semplice uscirne fuori. È stato possibile grazie alla volontà dei ragazzi, alla costanza nel lavoro quotidiano, alla voglia di riscatto. I ragazzi si sono ricompattati e siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Faccio i complimenti a tutti”.
Il Conversano ha toccato il fondo in una delle partite più importanti della stagione e si è complicato la vita con le sue stesse mani, ma si sa che se tocchi il fondo per risalire la spinta è più forte e così è stato.
Da quella partita in poi infatti nella testa dei giocatori è sicuramente scattato qualcosa ed il Conversano non ha più perso, riuscendo a ribaltare prima in semifinale con il Cassano Magnago e poi in finale contro il Merano il fattore campo ed a vincere lo scudetto.
Un tricolore nel quale, nonostante l’annata altalenante, sia la società che lo staff tecnico ed i giocatori hanno sempre creduto, sottolineandolo in ogni intervista, anche in quelle nei momenti più buoi della stagione.
Lo scudetto del lavoro giornaliero, della costanza, della voglia di rivalsa e del non arrendersi mai, nonostante le difficoltà. Onore e merito al lavoro di mister Alessandro Tarafino ed il suo staff, alla società e a tutti i giocatori che, nel corso di questa stagione, hanno saputo resistere alle tante critiche ricevute e reagire
dimostrando tutto il loro carattere, riuscendo a regalare una grande gioia ed un nuovo trofeo alla città di Conversano.
