Recarsi in queste ore a San Benedetto è, oltre che sempre piacevole, anche entusiasmante per l’affluenza di persone provenienti sia da paesi limitrofi che dall’estero, in cerca dei gioiellini come il Monastero di San Benedetto.
Un’accoglienza ordinata, organizzata e cordiale quella offerta dai volontari del FAI di Conversano e dai ragazzi liceali che guidano, con dovizia di particolari, tutti i visitatori in fila curiosi di attendere il proprio turno e di conoscere e sapere la ricca storia di quel luogo.
Offrire, come fa il FAI di Conversano, luoghi di questo tipo ad una domanda sempre più pressante di cultura, riconcilia con il senso della stessa parola alla quale molte volte viene dato un significato riduttivo.
Vedere persone in fila per una mostra o per un monumento fa sempre molto piacere. Meno piacere, purtroppo, si prova nel vedere, come è capitato a Oggiconversano.it questa mattina visitando San Benedetto, che il chiostro più piccolo e più bello è pieno di attrezzi di cantiere. Un telo malandato era stato appeso per coprire gli attrezzi edili, ciò ha indotto anche alcune tv regionali ad evitare di filmare il luogo più caratteristico dell’intero complesso. Un vero peccato per una situazione che la stazione appaltante dei lavori in corso avrebbe dovuto prevedere.
E anche la situazione riguardante la pulizia dell’ingresso di San Benedetto (come si può notare dalle foto) non era delle più suggestive. Il netto contrasto tra la voglia di cultura e l’abnegazione dei volontari (FAI e studenti) da una parte e la mancata cura dei dettagli nei luoghi di cultura dall’altra, rimane un vulnus da colmare per rendere tutto sempre più bello e appagante.




