Giancarlo Manco al sindaco: “Le scrivo come padre, esprimetevi contro le politiche disumane perpetrate in Palestina”

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Conversano da parte dell’arch. Giancarlo Manco, conversanese residente a Los Angeles

Gentile Sindaco,
mi rivolgo a Lei non solo come cittadino di Conversano, ma anche come padre.

In questi mesi assistiamo, giorno dopo giorno, a quello che molti definiscono un nuovo olocausto: la distruzione sistematica di vite, famiglie e comunità nella Striscia di Gaza da parte del governo di Israele, sostenuto purtroppo anche dal nostro governo italiano.
Da tre mesi sono diventato padre. Quando vedo le immagini di neonati costretti a dormire in tende, sotto il frastuono delle bombe, non posso che immedesimarmi in quei genitori e in quei bambini innocenti, nati nel posto “sbagliato” del mondo. Un video in particolare mi ha scosso: un padre che, con il suo neonato in braccio, attraversa a piedi un paesaggio ridotto in macerie dalle bombe, cercando rifugio verso il confine sud di Gaza. Guardando mio figlio, gli ho sussurrato: sei fortunato ad essere nato qui, ma devi sapere che tuo padre, e tante altre persone, provano disgusto e indignazione per ciò che le potenze occidentali stanno infliggendo ai tuoi fratelli e cugini palestinesi.

So che in una realtà locale come Conversano spesso l’attenzione dei cittadini è rivolta a questioni concrete e vicine: la TARI, i lavori nelle piazze, le manifestazioni culturali. Tuttavia, il ruolo di un sindaco non è soltanto amministrativo: è anche quello di rappresentare i valori della comunità.
L’indifferenza di fronte a simili tragedie sarebbe un segnale devastante. E Lei, che è padre come me, sa bene che i nostri figli, e un giorno i loro figli, potranno chiedersi: il nostro sindaco, almeno con le parole o con un gesto politico simbolico, ha fatto qualcosa per dissociarsi da questa disumanità?

Viviamo in una democrazia, e in democrazia il dissenso civile e politico è un dovere, non solo un diritto. Non possiamo rifugiarci nell’alibi dell’impotenza o del silenzio. La storia ci insegna cosa succede quando si tace di fronte all’ingiustizia. Conversano merita di essere ricordata come una città che non ha voltato le spalle alla dignità umana.

La invito pertanto, insieme alla Giunta comunale, a prendere una posizione pubblica e chiara contro le politiche disumane che oggi vengono perpetrate in Palestina. Sarebbe un segnale importante, non solo per i cittadini di oggi, ma anche per le generazioni che verranno.

Con rispetto e con urgenza,

Giancarlo Manco

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