Da lunedì scorso 15 settembre, dopo sei lunghissimi anni, è nuovamente attivo il servizio ferroviario sulla tratta Bari- Putignano (Via Conversano) e viceversa. Un miraggio per alcuni, tanta rabbia per altri che si sono visti sottrarre un servizio essenziale per così tanto tempo. Sentimenti contrastanti, di soddisfazione mista a qualche delusione, che emergono dalla viva voce dei pendolari.
Otto corse da Conversano per Bari e nove da Bari alla volta di Conversano. Un cantiere ancora aperto in stazione che diventerà un hub con un sottopasso pedonale e un parcheggio. Ma, soprattutto, nessuna cura dei dettagli nonostante siano passati sei lunghissimi anni, anziché i diciotto mesi inizialmente previsti.
I bagni per persone con disabilità tristemente chiusi con un cartello ad avvisare “a causa di atti vandalici” e in attesa di ristrutturazione.
E le corse non effettuano fermate nelle stazioni di Capurso e Triggiano. Nulla è ancora veramente pronto. Se in altre nazioni le opere pubbliche hanno tempi certi e contingentati, in Italia e nel nostro sud il concetto è molto elastico: i tempi vengono sistematicamente disattesi, le cause quasi mai rese note.
Ma l’ascolto della campanella che annuncia l’arrivo del treno sul primo binario “allontanarsi dalla linea gialla” restituisce un sorriso appena accennato a chi quel treno lo ha aspettato per sei anni. Una delle più lunghe attese per un affetto mai sopito. Molte volte, però, non ricambiato e tutto da riconquistare.