Nell’ottobre 2024, per giorni, alcuni dipendenti del Comune di Conversano non riuscirono ad utilizzare tutti i pc in quanto lo stesso comune non aveva provveduto al pagamento delle bollette Enel e la società, dopo vari solleciti, aveva evidentemente e parzialmente sospeso la fornitura.
Un’onta difficile da digerire per un ente comunale. La notizia passò pressocché sotto traccia. Cosa era successo? Semplicemente gli uffici preposti non avevano provveduto alla liquidazione delle fatture Enel per un importo superiore al mezzo milione di euro, un’enormità.
In questi giorni è stata affissa all’albo pretorio una determina, la n. 136 del 6 agosto 2025, dell’area 4 a firma del sostituto temporaneo dell’ing. D’Adamo (titolare dell’Area Urbanistica e Patrimonio) per la liquidazione della prima rata pari a € 159.424,54 (il 30% dell’intero importo del debito pari a € 530.808,45). Infatti il Comune, per assolvere al debito contratto con l’Enel Energia, ha chiesto e ottenuto dalla società recupero crediti una rateizzazione e ha cominciato a pagare la prima rata proprio con la determina del 6 agosto 2025.
Ma come è potuto succedere che gli uffici non abbiano pagato per mesi le bollette per i consumi di energia di alcuni immobili comunali? Nella determina del 6 agosto 2025 si parla genericamente di “problemi puramente tecnici” di non precisata natura. Le notizie, invece, che giungono da ambienti comunali parlano di “pura dimenticanza“. Cosa di non poca gravità dato che si tratta di atti amministrativi (quelli di liquidazione) standard e soprattutto definiti temporalmente e ciclicamente.
Gli amministratori erano ben a conoscenza, sin da ottobre scorso, di questo episodio ma sembra che nulla sia stato deciso in merito a questa figuraccia a cui è stato esposto l’ente comunale di Conversano, risultato un mal pagatore di debiti contratti con Enel Energia, in questo caso.