“Sono molto contento del risultato e della sottoscrizione del verbale di conciliazione tra il lavoratore e l’impresa. Il reintegro dopo un ingiusto licenziamento è sempre una notizia positiva. Quello in essere è un appalto ponte fortemente penalizzante per i lavoratori del cimitero. L’auspicio è che il nuovo appalto tenga conto anche delle esigenze dei lavoratori e venga preceduto da un confronto tra amministrazione e sindacati, a differenza del passato“.
Mostra soddisfazione Antonio Renna, segretario della Camera del Lavoro Cgil, dopo il risultato raggiunto da un lavoratore di Conversano che nell’ottobre 2024 aveva ricevuto una lettera di licenziamento dalla “Notaro Servizi“, l’impresa affidataria della gestione del Cimitero Comunale che aveva contestato allo stesso lavoratore alcune inadempienze dovute a periodi di malattia.
Da qualche tempo ci sono numerose lamentele sulla gestione dei servizi cimiteriali. Sia articoli di stampa che iniziative consiliari, hanno portato all’attenzione una situazione di estremo disordine all’interno del perimetro cimiteriale ed è evidente una sostanziale disattenzione degli uffici comunali sul servizio che riguarda la gestione di un luogo, oltre che sacro, anche molto delicato dal punto di vista normativo.
Sono in tanti a lamentare mancati controlli da parte degli uffici comunali sull’applicazione dell’art. 12 del DPR n. 254/2003 che regola il trattamento dei rifiuti da esumazione e da estumulazione nei primi tre comma:
“1. I rifiuti da esumazioni ed estumulazioni devono essere raccolti separatamente dagli altri rifiuti urbani.
2. I rifiuti da esumazione ed estumulazione devono essere raccolti e trasportati in appositi imballaggi a perdere flessibili, di colore distinguibile da quelli utilizzati per la raccolta delle altre frazioni di rifiuti urbani prodotti all’interno dell’area cimiteriale e recanti la scritta «Rifiuti urbani da esumazioni ed estumulazioni».
3. I rifiuti da esumazione ed estumulazione possono essere depositati in apposita area confinata individuata dal comune all’interno del cimitero, qualora tali operazioni si rendano necessarie per garantire una maggiore razionalità del sistema di raccolta e trasporto ed a condizione che i rifiuti siano adeguatamente racchiusi negli appositi imballaggi a perdere flessibili di cui al comma 2“.
Ma la sensazione è quella di trovarsi di fronte ad un servizio insufficiente per il rispetto delle norme in generale e per un ammodernamento reale riguardante la sorveglianza delle aree cimiteriali (ci sono telecamere? Ed erano previste nell’offerta della ditta affidataria?) e per la digitalizzazione o anagrafica facilmente consultabile da tutta la comunità.
Dal palazzo municipale non c’è alcuna spiegazione, o intervento, a favore dei cittadini per spiegare loro quale sia il reale servizio affidato e quale la nuova concezione della gestione del cimitero.
Intanto a far notizia è il reintegro del lavoratore ingiustamente licenziato, dopo che a maggio scorso un altro lavoratore ha sottoscritto un ulteriore verbale di conciliazione con la Notaro Servizi, facendosi indennizzare dopo un ricorso per “l’illegittimità sull’omessa reintegrazione nell’organico aziendale” (il lavoratore in questione contestava all’attuale affidataria il fatto di non essere stato riconfermato nel ruolo e funzione che svolgeva con la precedente società affidataria dello stesso servizio).
Ciò che evidentemente manca è un progetto serio sulla gestione del cimitero; cosa non semplice per le norme stringenti e che dovrebbe vedere alla base una reale volontà amministrativa di fare del cimitero un luogo accogliente ed efficiente. Invece la sensazione è di estrema confusione tra chi si aggira nei viali e assiste a scene poco edificanti e che mal si conciliano con la sacralità.
Se c’è un luogo che deve essere ordinato, silenzioso, pulito, curato è proprio quello dove riposano i nostri nonni, madri, padri, sorelle, fratelli e amici. Ma, al momento, non è così.