Da dieci anni, sin dal 23/2/2015, un’impresa di Conversano (Lorusso Impianti srl) attende una risposta dalla pubblica amministrazione per una proposta di “Project Financing ai sensi del comma 19 art. 153 D.Lgs 163/2006 (Codice dei Contratti) che prevede la realizzazione con oneri esclusivamente a proprio carico di lavori di ammodernamento, riqualificazione, messa a norma ed efficientamento dell’impianto di
pubblica illuminazione del Comune di Conversano“. Una proposta formulata dall’impresa che si è avvalsa delle norme in vigore nel 2015, con le successive e numerose modifiche normative subentrate nel tempo.
Il risultato, ad oggi, è un nulla di fatto dato che all’impresa non è stata data risposta e la rete della pubblica illuminazione è rimasta vetusta, molte volte non funzionante, e l’indice di gradimento del servizio da parte dei cittadini assolutamente basso, anzi bassissimo. Complicazioni per le segnalazioni di sostituzione di lampade, mesi di attesa per semplici risposte, intere strade che rimangono al buio per giorni e a volte per mesi, piccole piogge che determinano il tilt del sistema in alcune zone. E una sorta di assuefazione subentrata da parte di molti cittadini senza più la forza di reagire o costretti, come spesso accade, a raccomandarsi all’assessore o al consigliere comunale di turno. Molto spesso, anche qui, senza alcun risultato.
La rete di pubblica illuminazione in città è da ammodernare, senza ombra di dubbio. Le lungaggini burocratiche, favorite e alimentate dalle spaccature politiche all’interno della maggioranza che governa Conversano, sono la dimostrazione di quanto di fronte ai problemi reali (l’efficientamento del sistema di pubblica amministrazione) il governo cittadino arranca e trascina ormai da dieci anni una procedura e non riesce a venire a capo.
I FATTI
Nei giorni scorsi la giunta ha deliberato l’approvazione del “Progetto aggiornato di fattibilità del Promotore Lorusso Impianti s.r.l. Proposta di concessione ai sensi degli art. 193-195 del d.lgs. 36/2023, per la realizzazione degli interventi di efficienza energetica con adeguamento normativo, nonché, le attività di gestione dell’impianto di pubblica illuminazione del territorio comunale e dell’illuminazione votiva del cimitero, compresa, la fornitura di energia elettrica mediante la procedura del finanziamento tramite terzi (project financing)“. L’ennesimo aggiornamento di un progetto di fattibilità presentato la prima volta nel 2015, dieci anni fa.
Ma ripercorriamo le tappe di questa procedura infinita: a febbraio 2015 (il sindaco era anche allora l’avv. Lovascio) la Lorusso Impianti srl presenta il progetto di ammodernamento della rete e si avvale della norma riferita al decreto sugli appalti. Formalmente non succede nulla, l’amministrazione non risponde e le notizie dall’interno della compagine amministrativa parlano di dissenso da parte dello stesso, all’epoca assessore, Gungolo sul progetto. Nel 2017 il sindaco si dimette per candidarsi alla Camera (opportunità poi svanita) e arriva la commissaria inviata dalla Prefettura. Nel 2018 (agosto) arriva il nuovo sindaco (Loiacono). Nel gennaio 2019 gli uffici chiedono alla Lorusso Impianti srl di aggiornare il progetto presentato nel 2015 alla luce della nuova normativa sopraggiunta (D. Lgs. 50/2016). Nel dicembre dello stesso anno se ne occupa il Consiglio Comunale (http://urly.it/31btrx) che, nel frattempo, ha visto cambi di casacca di un pò di consiglieri passati dalla maggioranza all’opposizione. Il dibattito in Consiglio fa emergere le posizioni di alcuni protagonisti che ancora oggi siedono nell’aula. A dichiararsi estremamente contrario al project financing presentato dalla Lorusso Impianti srl è l’attuale presidente del Consiglio Comunale Carlo Gungolo che nel 2019 e tutta l’opposizione.
L’arrivo della pandemia, a febbraio 2020, blocca il tutto.
Lovascio ridiventa sindaco ad ottobre 2020. Si deve arrivare al 3/8/2021 per tornare a parlare del progetto. La Lorusso impianti srl presenta una ulteriore rimodulazione del progetto di project financing e la giunta attende altri due anni, fino al 21/4/2023, per approvare il progetto e prendere atto che “l’importo del canone annuo indicato nella proposta di Project Financing di cui al punto n. 1, è pari ad € 614.750 oltre IVA (22%) in uno €. 749.995,00“.
Ma non è finita qui. Ad aprile 2024, un anno dopo, gli uffici chiedono alla Lorusso Impianti srl di “adeguare la progettazione alla disciplina del vigente Codice degli appalti ex D.lgs 36/2023, a causa delle incertezze interpretative circa la normativa applicabile alla fase conclusiva della procedura, ovvero alla fase di selezione del concessionario“; la società nel giugno 2024 invia l’ennesimo adeguamento del progetto adeguato alla nuova norma sancita dal D. Lgs. n. 36/2023. Il 5 luglio dello stesso anno (2024), con una determina, il Comune di Conversano approva l’ennesimo aggiornamento del progetto.
Ad ottobre 2024, il Comune stesso procede all’affidamento diretto allo studio “Rotondo Ingegneri Associati” dell’incarico di supporto al Responsabile Unico del Procedimento del Comune per la verifica e validazione dello stesso progetto. Intanto nel settembre del 2024 il Comune aveva trasmesso tutto alla società Innovapuglia la documentazione. La società pubblica “Innovapuglia”, visto il progetto, a marzo del 2025 trasmette e comunica le integrazioni da fare ai proponenti (Lorusso Impianti srl) e al comune stesso. A maggio 2025 la Lorusso Impianti srl invia le integrazioni richieste da Innovapuglia e, sulla base dei costi e consumi del triennio 2022-2024 del servizio di pubblica illuminazione, aggiorna il canone che passa dai € 614.750,00 annui a € 1.061.115,24. Un aumento netto derivante dagli esercizi del triennio precedente.
I continui rinvii, e le continue beghe della “politica politicante“, hanno fatto passare tempo prezioso e la mancanza di una strategia per i risparmi dei consumi ha portato il canone annuo per la pubblica illuminazione (consumo e servizio) a quasi il doppio.
Lo studio di Ingegneria “Rotondo Ingegneri Associati”, valida quest’ultima proposta della società e la giunta comunale (tutti presenti gli assessori) su proposta del direttore dell’Area 4 D’Adamo, prende atto della nuova proposta della “Lorusso Impianti srl”.
Ma non è finita qui, perché nemmeno dopo questo atto la città potrà avere un sistema di efficientamento e ammodernamento di strutture e servizio per la pubblica amministrazione. Ci sono tanti altri atti amministrativi che devono essere approvati a cura degli uffici.
Questi dieci anni di pura confusione amministrativa, portano ad alcune conclusioni:
1) c’è un imprenditore che ha cominciato un iter, previsto dalle norme, ben 10 anni fa a cui non sono state date risposte;
2) c’è una città che è di fronte ad un servizio, quello di pubblica illuminazione, forse adeguato ai primi anni di questo secolo ma assolutamente inadeguato ai bisogni delle cittadine e cittadini di Conversano. E queste cittadine e cittadini aspetteranno, ancora chissà quanto tempo, per avere le risposte alle domande ripetute che rivolgono ad amministratori e uffici, domande ahimè inascoltate.
Intanto questi casi dimostrano, ancora una volta, che affrontare dal punto di vista amministrativo problemi che riguardano la quotidianità delle persone è complicato. E l’attuale amministrazione comunale non ama le vicende in cui metterci impegno e dedizione disinteressata. E’ sempre molto meglio apparire che risolvere i problemi veri.
Nonostante quello che alcuni amministratori comunali vanno dicendo, la città arranca al “nel buio della notte” e del buon senso. La pubblica illuminazione, la sicurezza di tutti e per tutti, può aspettare.
Qualcuno tra i consiglieri comunali di maggioranza, sui palchi, disse profeticamente: “Accenderemo le luci di questa città“. Ammesso che sia vero almeno, però, pagate le bollette.