Non c’è più Domenico Roscino, storico corrispondente della Gazzetta del M. e consigliere comunale (DC) negli anni ’70

Fino all’ultimo ha voluto la sua amata “Gazzetta”. Era la sua preghiera del mattino: connubio inseparabile. Testimone di un altro tempo, di un altro giornalismo che ormai non c’è più. Quando non esisteva nemmeno il fax e i pezzi si dettavano al telefono ai dimafonisti con la “R Stampa” al 10 della Sip.

L’ingegner Domenico Roscino – per tutti “Minguccio” – è stato per decenni il corrispondente da Conversano dello storico quotidiano pugliese. Non c’è evento, appuntamento, consiglio comunale, che non abbia raccontato. Ripercorrere, dall’archivio storico della “Gazzetta del Mezzogiorno” e dai ritagli dei suoi articoli che conservava gelosamente, quelle corrispondenze significa rivivere pezzi di storia della nostra Conversano. Con la lettura del giornale, partivano le telefonate ai miti della “Gazzetta” dell’epoca di Oronzo Valentini con cui conversava quotidianamente: ricordo soprattutto il suo legame con Franco Chieco.


Nel ricordo di mio padre mi volle accanto a sé sin da ragazzino: ero un liceale quando anche io scrivevo per la “Gazzetta” e spesso la sera ero nel suo studio nei pressi della Cattedrale. Durante il periodo della sua presidenza al Lion’s Club, che aveva contribuito a fondare, mi portava con lui: dopo le conferenze finivo a cena a tavola – con grande imbarazzo – con il mio professore di lettere al classico, Tonino De Toma. Non solo un appassionato di giornalismo.
Domenico Roscino è stato docente di matematica alle scuole superiori della nostra città, da ingegnere ha progettato e realizzato diverse opere, pubbliche e private. E’ stato un politico e un amministratore, da capogruppo Dc in consiglio comunale ad assessore: altro legame indissolubile quello con la politica alta e il partito del quale ha sempre rispettato linea e disciplina. Anche qui: siamo in un’altra era, quando in consiglio comunale si scontrava con avversari politici di ben altra levatura. Parliamo – dal 1970 al 1980 – del fior fiore dei professionisti, artigiani e agricoltori di Conversano: il consiglio comunale di oggi dovrebbe impallidire dalla vergogna. E poi l’altra sua grande passione: la musica, l’opera. Una competenza, un amore senza confini per la banda e per il maestro “Piantoni”. Non a caso ha guidato per tanto tempo l’associazione che porta il nome del leggendario direttore d’orchestra che ha reso Conversano celebre. Non si perdeva una prima, dal Petruzzelli al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca. Mi piace pensare che ora con mio padre lassù stiano ascoltando “Vita Pugliese” per poi farsi una delle loro risate.
Maurizio Marangelli

Giunga alla famiglia Roscino, a Milly e Antonello, il pensiero affettuoso della redazione di Oggiconversano.it.

La salma è vegliata nella casa funeraria di via Golgota, il rito funebre si terrà Mercoledì 1 ottobre alle 10.00 nella chiesa del Carmine

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *