Continuano le frizioni all’interno dell’amministrazione comunale concentrata sul personale
Conversano – I più sostenevano che il rinvio del consiglio comunale di qualche giorno fa, a causa dell’assenza di un intero gruppo di maggioranza (Abbruzzi, Di Vagno e Moramarco), fosse dovuto ad una sorta di “protesta” per le lungaggini amministrative che avrebbero causato ritardi sull’avvio di alcune opere pubbliche, come ad esempio la ristrutturazione di Piazza A. Moro. In realtà i malumori del gruppo dei tre consiglieri che esprimono due assessori (Berti e Palumbo) sono dovuti ad una questione riguardante il personale del comune e all’imminente scadenza dei decreti sindacali (30 giugno) per le nomine dei nove direttori d’Area.
Infatti a fine mese il sindaco dovrà rifirmare i decreti di nomina e, per questo, è scoppiata una bagarre tra i componenti dell’amministrazione comunale (alcuni assessori e alcuni consiglieri comunali) con visioni e “protezioni” diverse. L’area in cui si prevede il cambio del direttore è quella relativa ai settori produttivi ma non se ne conoscono le vere ragioni. Invece con il rientro in servizio effettivo della dott.ssa Tarulli, assente per mesi per motivi personali, l’area welfare torna nelle mani dell’esperta professionista ormai in continuità da anni. Mentre a dirigere l’Area III – Servizi alla persona (Uffici demografici) continuerà ad esserci la dott. Rosalia Scagliusi (laureata in Scienze Sociali) molto vicina all’assessore Berti. Ed è questo uno dei motivi della diatriba tra gli assessori Roberto Berardi (assessore delegato dell’Area III) e Berti. Berardi si è visto scavalcato dal collega senza aver potuto fare una scelta diversa, dato che sosteneva un altro profilo per il ruolo di direttore dell’Area III.
Anche nell’area tecnica si prevedono cambiamenti e arrivi. Sembra imminente quello di un ingegnere che lavora al comune di Gioia del Colle per la gestione del SUAP (Sportello Unico per le Imprese) e si parla anche di una tecnica conversanese, anch’essa vicina all’assessore Berti. Dovrebbero essere blindate le posizioni dell’area Politiche Culturali con la riconferma della dott.ssa Stefania Liverini, della Ragioneria con il dott. Angelo Lombardini, della polizia Municipale con il dott. Francesco Vita, dell’Ambiente con il dott. Leonardo Lorusso, dell’Urbanistica con l’ing. Massimo D’Adamo, degli Affari Generali con il dott. Nicola Vergori.
Clima surriscaldato, quindi, a soli nove giorni dalla scadenza dei decreti di nomina. Queste schermaglie dimostrano che la geografia del potere in comune è mutata e che il gruppo dei tre consiglieri comunali (Abbruzzi, Di Vagno e Moramarco), con gli assessori Berti e Palumbo, attualmente determinano chiaramente le scelte dell’amministrazione comunale fino a far saltare un Consiglio Comunale con la propria assenza. Il resto dell’amministrazione sembra contare molto poco in termini di scelte. Anche se non sono, invece, in pochi a sostenere che il sindaco Giuseppe Lovascio si dice molto infastidito da queste modalità e da queste dinamiche che si stanno sviluppando e stanno mettendo a repentaglio la solidità della maggioranza che, a questo punto, contiene al proprio interno componenti destabilizzanti.
E un consigliere comunale con carica istituzionale non fa mistero nel riferire che “questa maggioranza è la lontanissima parente della prima giunta guidata dal sindaco Lovascio“.
Intanto il grande assente in questa discussione che riguarda le risorse umane è il sindacato da cui non giunge alcun segnale e tutto sembra scorrere sulla testa dei dipendenti. Anche le opposizioni in consiglio comunale non hanno inteso proferire parola, almeno fino a questo momento.