“Sì è vero, ho trasgredito la tua legge. Ma non fu Zeus a proclamare quel
divieto…Ed io non pensavo che i tuoi editti avessero tanta forza che un
mortale potesse infrangere le leggi non scritte ed incrollabili degli dei, che non
sono di oggi o di ieri ma sempre vivono, e nessuno sa da quando apparvero.
Sapevo di dover morire, ma se morrò prima del tempo io questo lo chiamo
onore…per me, avere questa sorte non è dolore, per nulla…
Tutti voi direste di approvare il mio atto, se la paura non vi chiudesse la
lingua. La tirannide, tra molti altri vantaggi, ha questo, che è lecito fare e dire
quel che vuole…per cui guardatemi, cittadini della mia terra patria, muovere
all’ultimo cammino, vedere l’ultima luce del sole, e non più un’altra volta”.
Sofocle, Antigone.
