Elezioni Bari 2024, Petruzzelli (PD) come nel 2014 richiude la sedia rossa e si ritira dalla corsa a sindaco attaccando il ceto politico

In una conferenza stampa convocata nei pressi del Redentore, l’assessore all’Ambiente della giunta Decaro ne ha per tutti e anche per il suo partito

Conversano – Già dal pomeriggio di ieri, non appena è circolata la nota di convocazione della conferenza stampa da parte dell’attuale assessore all’Ambiente di Bari Pietro Petruzzelli, i più ne erano certi: “Sicuramente annuncerà il suo ritiro dalla candidatura a sindaco della città“. Una pratica già vista nel 2014 quando l’attuale assessore girò tutta la città con una sedia rossa per mettersi all’ascolto dei cittadini. Bastò poco, anche allora, per convincerlo a ritirare la sua candidatura e rientrare nei ranghi dopo la promessa di un assessorato da parte di colui che divenne sindaco: Antonio Decaro. E così fu.
Questa volta Petruzzelli ci aveva creduto per davvero tanto da raccogliere cinquemila firme di sostegno alla sua candidatura con relativo questionario somministrato ai firmatari. Un questionario tutto favorevole all’assessore che non è bastato per fargli continuare la corsa. Il “ceto politico”, così apostrofato durante la conferenza stampa, gli ha posto il veto e invitato cortesemente a ritirarsi. Presumibilmente lo stesso sindaco Decaro dato che Petruzzelli ha dichiarato, per la verità con una certa timidezza, di voler appoggiare la candidatura di Vito Leccese, capo di Gabinetto dello stesso Decaro che sta puntando sul capo del suo staff politico in comune. In molti si chiedono quali possono essere state le rassicurazioni date dal “ceto politico” all’assessore per il suo futuro. La tesi più accreditata è quella che vedrebbe una rassicurazione data a Petruzzelli, per premiare il suo “ritiro”, rappresentata dalla candidatura a  presidente del Municipio I o del Municipio II.
Con il ritiro dalla competizione di Petruzzelli, una parte consistente del PD cittadino proporrà alla propria assemblea che si terrà giovedì 8 febbraio il nome di Leccese, contrapponendolo all’altra parte del PD che si è già pubblicamente espressa per la candidatura a sindaco del centrosinistra dell’avv. Michele Laforgia, sostenuto inoltre dai partiti della Convenzione (Sinistra Italiana, PSI, +Europa, Italia Viva, La Casa del Popolo, Base Italia, Convochiamoci per Bari) e numerose altre realtà associative della città. Qualcuno torna a parlare anche di primarie e lo stesso Petruzzelli, durante la sua conferenza stampa, ha insinuato che Laforgia potrebbe adesso accettarle contro Leccese dato che il più forte dei candidati in campo, cioè Petruzzelli, non è più della partita. Una insinuazione che troverà le prime risposte nelle prossime ore a partire probabilmente dal M5S che, sin dall’inizio, ha escluso le primarie come strumento per scegliere il candidato sindaco del centrosinistra.
Se nel PD, con le dichiarazioni odierne di Petruzzelli, ci sarà una convergenza non unanime su Leccese, nei primi giorni della prossima settimana sarà il tavolo politico a sciogliere il nodo del candidato. Con le solite tre opzioni: 1) una sintesi politica su uno dei due candidati rimasti in campo e cioè Laforgia e Leccese; 2) la scelta di fare le primarie tra i due; 3) la spaccatura del centrosinistra con due candidati e due diverse coalizioni, con relativo ritorno alla speranza per la coalizione di centrodestra che tornerebbe competitivo.
Sono passati mesi da quando è iniziato il percorso per la scelta della coalizione e del candidato nel centrosinistra, ma sembra che si sia tornati alle prime battute. E ogni settimana, almeno il lunedì, tutti dicono sia quella decisiva.

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