Cozze, strade dissestate e inaccessibili per le persone con disabilità. Dalla pubblica amministrazione nessun segnale

Lo stato comatoso del sistema viario e il disordine che regna sovrano

Cozze (Mola di Bari) – Il caldo estivo, soprattutto quello di questi ultimi giorni, ha spinto moltissime persone a recarsi nelle ore serali al mare per cercare un po’ di refrigerio o, come dicono gli anziani, a “respirare”.

Il diritto a respirare ce l’hanno tutti, ma non tutti i luoghi sono accessibili alle persone con disabilità. Di questi servizi sicuramente non è fornita la frazione di Cozze, visto lo stato pietoso delle strade e la completa assenza di accesso al mare per i disabili.

Alcune testimonianze dirette ci raccontano dello stress a cui è stata sottoposta una signora, costretta sulla sedia a rotelle, mentre percorreva le strade di Cozze per cercare di raggiungere un punto prossimo al mare. A fine giro lamentava forti dolori diffusi al collo e alla schiena causati dalle sollecitazioni del  manto stradale.

L’attenzione verso le persone in difficoltà non nasce spontaneamente da un giorno all’altro, sono il frutto invece di una sensibilità e di una attenzione che per il momento l’amministrazione molese non dimostra di avere, almeno per quanto riguarda la frazione martoriata di Cozze.

I disagi causati dal manto stradale, dai parcheggi selvaggi e dal traffico sul lungomare sono atavici e l’amministrazione, ormai al suo secondo mandato, deve una volta per tutte programmare i suoi interventi, non improvvisare qualche giorno prima dell’inizio delle vacanze estive. Recentemente le critiche mosse al sistema di accoglienza in ambito turistico in Puglia riguardano esattamente i servizi, sia della ristorazione che della qualità e ordine dei luoghi più frequentati e non. Sembra, guardando nel suo complesso la frazione di Cozze, che il destino sia già segnato. In queste condizioni Cozze continuerà ad essere terra di nessuno con la benedizione dei decisori politici del Comune di Mola di Bari che, sollecitati ormai da anni, non riescono a dare le se pur minime risposte per riportare questo luogo ad uno standard almeno decente. E’ talmente evidente la differenza tra il gettito fiscale proveniente al Comune di Mola di Bari dai proprietari delle case della frazione di Cozze e lo stato pietoso delle strade, della pulizia, del sistema viario, del senso di abbandono, che si stenta a credere che si possa continuare in questa maniera.
Come se fosse una terra di nessuno.

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Eppure basterebbe poco: un investimento per riqualificare le strade, regolare una volta per tutte il traffico veicolare sul lungomare, risistemare i bagni pubblici. Più che la mancanza di risorse economiche, in questo caso sembra proprio che ci sia un disinteresse sostanziale, come a voler certificare che la frazione di Cozze è una sorta di landa da lasciare così com’è.
Se il sindaco della città, come ha più volte sostenuto e promesso, volesse dare un segnale tangibile, indicasse pubblicamente quali sono le risorse e i progetti destinati alla frazione. E la data di inizio dei lavori inseriti in provvedimenti amministrativi. Perché in caso contrario, le semplici parole non fanno altro che rinviare all’anno successivo le ipotetiche (solo ipotetiche) risoluzioni. Se c’è un progetto che lo si dica. Con la stessa franchezza si dica che non si vuol operare su quel territorio e sia i residenti stagionali, oltre quelli stanziali, e gli stessi avventori giornalieri se ne farebbero una ragione.

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