In Comune si fanno i conti. Il parere dei revisori sulla variazione di bilancio: “Le maggiori spese per interventi natalizi non appaiono imprevedibili”

Ammontano a circa 200mila euro le spese previste per il periodo natalizio. La pista di ghiaccio costa 17mila euro

Conversano – E’ il momento di tirare le fila sui conti pubblici dell’ente comunale. Da poco è stata discussa l’ultima variazione di bilancio che è stata approvata dalla maggioranza del Consiglio con un parere del collegio dei revisori dei conti (ALLEGATO IN FONDO A QUESTO ARTICOLO) per niente leggero. Il collegio, infatti, ha eccepito sul continuo ricorso dell’amministrazione comunale all’istituto delle variazioni di bilancio che devono sempre avere il carattere “dell’urgenza e dell’imprevedibilità”. Nel parere rilasciato dagli stessi revisori dei conti si fa riferimento a due voci contenute nelle variazioni presentate dalla giunta comunale al Consiglio, precisamente alle maggiori spese per gli addobbi ed eventi natalizi e a quelle relative alle utenze.
I componenti del collegio sottolineano che questa tipologia di spesa è programmabile a tempo debito essendo il Natale una data fissa dell’anno e le utenze naturalmente considerate come spese prevedibili.
Intanto l’amministrazione comunale intende approvare il bilancio di previsione entro il 31 dicembre 2022. Una pratica che diventa virtuosa quando si tratta di vera e propria programmazione ma che, in alcuni casi, diventa pretestuosa in quanto si propone al consiglio comunale un documento solo tecnico per poi sottoporlo a quasi una variazione al mese nell’anno successivo di esercizio. A ben vedere, è stato lo stesso collegio dei revisori dei conti a citare nel suo ultimo parere le nove variazioni di bilancio discusse dal consiglio durante il 2022. Come a dimostrare che approvare il bilancio entro il 31 dicembre non significa dare le indicazioni delle scelte strategiche per lo sviluppo della città bensì, in questo caso, significa solo evitare che il Consiglio Comunale possa discutere dell’intera manovra contabile rinviando il tutto alle variazioni proposte man mano dalla giunta al consiglio comunale, chiamato solo a ratificare dopo sessanta giorni le scelte del governo locale.
Così l’approvazione del bilancio di previsione entro i termini del 31 dicembre altro non è che esautorare l’assise comunale da una discussione completa e chiamare i consiglieri all’alzata di mano delle ratifiche.
Lo capiranno questa volta i consiglieri di maggioranza e di opposizione? E in caso positivo cosa intenderanno fare per riappropriarsi del proprio ruolo altrimenti svilito a semplici comparse? Nel Consiglio Comunale di Conversano siedono persone coscienti di questo andazzo, persone a cui non interessa il proprio ruolo e persone che, pur essendo molto esperte, fingono di non sapere. Il prosciugamento degli spazi della democrazia e la mancata reazione a questo stato di cose restringono a pochi la capacità di decidere per una città intera. Si avranno almeno questa volta reazioni capaci di ridare all’istituzione del Consiglio Comunale il suo vero ruolo? Per far ciò c’è bisogno della volontà di tutti i consiglieri comunali, quelli di maggioranza che non possono solo votare a scatola chiusa ciò che propone la giunta e quelli dell’opposizione che non possono limitarsi a dire dei no preconcetti e a volte inconsapevoli. La città aveva votato chiaramente per dare un governo stabile all’istituzione; in questo momento si trova di fronte ad una netta divisione tra il governo locale formato da sindaco e giunta da una parte e l’intero Consiglio Comunale dall’altra, relegato nell’angolo dell’inconsistenza o dell’indifferenza salvo naturalmente poche eccezioni.
Questi sono temi che attengono ai ruoli e al funzionamento della comunità e che vanno ben oltre il concetto di maggioranza e opposizione che rimane un caposaldo della democrazia. Spetta a tutti i consiglieri difendere il proprio ruolo. A meno che tutti si vogliano accontentare della semplice presenza durante i lavori del Consiglio, in presenza o in remoto (magari mentre si guida) che sia. Si presenta, manco a dirlo, l’occasione del bilancio di previsione 2023 che sarà discusso entro il 31 dicembre. Nessuno si aspetta grandi cose ma la città forse saluterebbe con piacere un rinnovato impegno e ruolo dei consiglieri comunali, a cominciare da quelli dell’opposizione che potrebbero abbandonare l’atteggiamento aventiniano dello scorso anno (quando lasciarono i lavori del Consiglio durante la discussione per il bilancio) e dare alla discussione dell’atto contabile il proprio contributo con emendamenti e proposte.

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