L’utilizzo del nuovo tappeto alla base della presa di posizione dello storico presidente della società
Conversano – L’utilizzo esclusivo del nuovo tappeto apposto nel Pala San Giacomo alla base di una polemica che sta interessando il mondo dello sport in città. L’amministrazione comunale aveva consegnato nei giorni scorsi il nuovo tappeto apposto sul campo di gioco. Il sindaco Giuseppe Lovascio era intervenuto con una nota: “Amiche e amici, negli scorsi giorni l’Amministrazione Comunale è intervenuta al Pala San Giacomo sostituendo il precedente parquet con l’installazione del nuovo tappeto di gioco altamente performante. Un intervento che finalmente, grazie all’impegno degli Uffici Comunali, consegna alle squadre della nostra Città di Conversano un campo da gioco totalmente rinnovato per nuovi ed entusiasmanti successi“. Una buona cosa per rendere sempre più agevole e al passo con i tempi e il prestigio, l’utilizzo del palazzetto nato nei primi anni ’90 e che nel 1997 vide il suo primo utilizzo con incontri nell’ambito dei Giochi del Mediterraneo. La nota del sindaco parlava di “consegna alle squadre della nostra città…”.
Di diverso avviso l’ex presidente della società Mario Pascale, rimasto sempre molto vicino alla squadra, che con due dichiarazioni nell’ambito di pochi giorni eccepiva sull’eventuale utilizzo di quel tappeto da parte di tutte le squadre degli sport che si praticano nei palazzetti. Prima con un avvertimento: “Non rovinate questo campo con linee e attrezzature di altri sport. la pallamano conversano merita rispetto” – la prima dichiarazione di Pascale. Dopo pochi giorni, avendo notato che erano state segnate sul nuovo tappeto le linee che delimitano lo svolgimento di discipline diverse dalla pallamano, l’ingegnere ha scritto una nota ancora più dura: “Fino a pochi giorni fa era un bel campo di pallamano. Adesso è una palestra grande. Complimenti agli artefici di questa schifezza“. Interpretando il sentimento di numerosi tifosi della squadra e di ambienti molto vicini alla società.
Naturalmente l’ex presidente con il suo intervento non intende sminuire il valore degli altri sport ma rivendica la necessità di rendere sempre più professionale la pratica della pallamano che può essere giustamente considerata la disciplina che negli ultimi cinquanta anni ha dato più soddisfazioni e prestigio all’intera città.
Le parole di Mario Pascale pongono, ancora una volta, il problema degli spazi da affidare a chi pratica con abnegazione e dedizione tutti gli sport. Dal basket alla pallavolo, dal rugby al tennis tavolo ecc… C’è bisogno di nuovi spazi, di ulteriori contenitori che possano soddisfare una domanda che supera di gran lunga l’offerta. E accanto alla questione degli spazi, si pone anche quella delle modalità di gestione dei palazzetti che, attualmente, sono un costo non indifferente per la pubblica amministrazione. I livelli raggiunti dal movimento della pallamano conversanese hanno sicuramente bisogno di una gestione degli spazi che possa diventare produttiva sia per chi gestirà sia per l’intera comunità.