Ultime notizie
Non ci sono più le “botteghe” di una volta. A diciotto giorni dalle elezioni solo Fratelli d’Italia ha aperto una sede elettorale in piazza Carmine
L'interno della sede elettorale di Fratelli d'Italia in piazza Carmine

Non ci sono più le “botteghe” di una volta. A diciotto giorni dalle elezioni solo Fratelli d’Italia ha aperto una sede elettorale in piazza Carmine

Un altro segno dei tempi è l’assenza di sedi elettorali di partiti e candidati. Con chi si stanno schierando partiti e movimenti?

Conversano – Sarà il segno dei tempi, sarà l’assurda legge elettorale che stabilisce prima del voto quali saranno i probabili deputati e senatori, sarà la mancanza di risorse economiche dei partiti, sarà la disaffezione dei cittadini unita all’assenza, negli ultimi anni, dei partiti stessi dalle piazze. Tutti questi fattori messi insieme consegnano una realtà inimmaginabile fino a qualche tempo fa: la mancanza delle famose “botteghe”, termine popolare con il quale si usava indicare la bottega di Tizio, di Caio, di Sempronio, ad animare piazze e strade più importanti. Botteghe dove si facevano riunioni, si distribuiva materiale elettorale e si partiva per i quartieri per innanzitutto “parlare” con i cittadini.
Quella fase sembra definitivamente archiviata e, da un primo giro per le strade della città ci si è resi conto come, al momento a soli diciotto giorni dalle elezioni, l’unica “bottega” elettorale aperta è quella della fiamma di Fratelli d’Italia (nella foto) in piazza Carmine. Luogo di passaggio dove Giorgia Meloni di dice “pronta” ad affrontare una campagna elettorale che la vede favorita, stando agli ultimi sondaggi.
Dall’altra parte, nel centro sinistra, il Pd solo ieri 6 settembre si è dotato di un commissario nominato dall’on.le Lacarra (nei giorni scorsi è stato visto uscire dalla sede di una società appartenente ad un esponente politico conversanese non del Pd). Si tratta di Felice Indiveri al quale è affidato il compito di fare qualcosa, non si sa quanto potrà fare, per arrivare al giorno delle elezioni quantomeno avendo detto qualcosa, “possibilmente di sinistra”, come tempo fa auspicava il grande regista e attore Nanni Moretti.
Nessuna notizia del gruppo Calenda-Renzi. Mentre il M5S, è sempre stato molto distante dalla logica delle “botteghe” fisiche alle quali ha preferito quelle virtuali. Unione Popolare, infine, è tra le pochissime formazioni che ha una sede fisica anche in periodi non elettorali e precisamente in corso Umberto.
Intanto, pur in uno stato di distrazione generale che potrebbe portare ad un tasso elevatissimo di astensione dal voto, i vari movimenti e forze politiche stanno timidamente lavorando alla più surreale campagna elettorale dal dopo guerra in poi. La maggioranza che governa la città è posizionata su tre fronti: quello che guarda con grande simpatia al presidente della giunta Regionale Emiliano e al sindaco di Bari  Decaro, quello che simpatizza per Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia e quello che è schierato con Massimo Cassano che si è candidato con lo schieramento del duo Calenda-Renzi.
La sinistra storica della città non si è ancora espressa ufficialmente. Il Pd voterà presumibilmente per il proprio partito e per il candidato all’uninominale ed ex sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchio, molto legato al sindaco di Bari Decaro. Conversano Bene Comune non ha ancora espresso la propria posizione e sembra che in queste prossime ore si riunirà per proporre un’iniziativa. I socialisti, a livello nazionale schierati con la coalizione comprendente il Pd, non sembrano tutto sulla stessa lunghezza d’onda. Sarà interessante capire, poi, quale sarà la forza del M5S a Conversano dato che non è improbabile che molti dei voti della sinistra possano essere intercettati dallo stesso movimento di Conte sul quale si potrebbero riversare i consensi di coloro che, pur scontenti delle vicende nazionali, non vogliono mancare all’appuntamento con le urne.
Mancano solo diciotto giorni al voto ma dalla scarsa attenzione, almeno apparente, sembra che ne manchino novanta. C’è chi si dice nostalgico di quelle “botteghe” che almeno creavano un interesse, a prescindere dagli stessi contenuti della campagna elettorale. Staremo a vedere nei prossimi giorni se rispunteranno sedi di candidati, anche solo con foto sulle vetrine. Una pratica “vintage” di cui alcuni continuano a sentirne il bisogno.

1266 Visite
pubblicit-assicurazione

Inserisci un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. Required fields are marked *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>