“Si chiamava Paolo Borsellino”. Giovedì 11 agosto in piazza Battisti la comunità si riunisce per restituire riconoscenza al giudice ucciso dalla mafia

Alle 20.00 in piazza Battisti lettere e scritti del giudice ucciso dalla mafia il 19 luglio 1992

Conversano – La città non dimentica Paolo Borsellino, il giudice fatto saltare in aria insieme alla sua scorta dall’esplosivo che la mafia aveva riservato a colui che, con Giovanni Falcone, aveva messo in ginocchio l’organizzazione capeggiata da Riina e i suoi affiliati. L’appello alla partecipazione fatto dalle associazioni promotrici dell’iniziativa è soprattutto rivolto al mondo della scuola, ai giovani, alle istituzioni e a tutti i cittadini.

Il Comunicatop Stampa
Si chiamava Paolo Borsellino….e nessuno lo potrà mai dimenticare.  Giovedì 11 agosto alle 20.00, in piazza Battisti a Conversano, le associazioni cittadine Demos, Libera-Nomi e Numeri contro le mafie, Cgil Camera del Lavoro, Gaia-Rizomi, Fare Verde, Legambiente, Mentipensanti, ricorderanno con letture e pensieri la figura del giudice ucciso dalla mafia con la sua scorta, il 19 luglio 1992 in via D’Amelio a Palermo.
La comunità di Conversano sente l’obbligo di restituire a Paolo Borsellino, un uomo dello Stato e delle istituzioni, e dal quale non si può che prendere esempio, tutto il rispetto dovuto a chi ha sacrificato la propria vita a difesa della legalità.
Invitiamo il mondo della scuola di ogni ordine e grado con gli insegnanti gli studenti e le famiglie, il mondo dell’economia e delle imprese, del commercio, dell’associazionismo, delle professioni e dei giovani a partecipare all’iniziativa, che vuole far tornare il tema della legalità al centro della convivenza civile. Non potremo mai dimenticare che…si chiamava Paolo Borsellino.

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