L’intervento di Chiara Candela sulla decisione degli organi del II circolo di non intitolare a Paolo Borsellino e di confermare l’intitolazione ad Ada Negri
Conversano – Il titolo di questo intervento non è una provocazione, è semplicemente una constatazione.
Se hai letto incredula il verbale del Consiglio di Istituto del 27/10/2017, che intitolava ad Ada Negri (autrice, se non simpatizzante, sicuramente non oppositrice del regime fascista) ed altri autori per bambini il 2° Circolo Didattico di Conversano, ignorando la precedente delibera della giunte comunale del sindaco Fanelli, che indicava nel nome del giudice Paolo Borsellino la predetta intitolazione ;
se il 23/12/2017, come associata a Libera e per conto del Presidio Libera di Conversano, hai promosso una raccolta firme on line per chiedere l’intervento di tutte le autorità competenti di intervenire per la definitiva intestazione a Paolo Borsellino del circolo;
se il 6/01/2018 dalla tua casella PEC, e sempre a nome del Presidio Libera di Conversano, hai inviato una lettera accorata alla dirigente scolastica pro tempore del 2° circolo e alla Commissaria Prefettizia di Conversano, all’Ufficio Scolastico Regionale e al Prefetto di Bari;
se nelle settimane successive hai ricevuto, letto e condiviso con quanti più cittadini possibile le risposte della Commissaria e dell’Ufficio Scolastico, che ribadivano il valore non simbolico ma valoriale e sostanziale dell’intitolazione a Borsellino;
se nei mesi successivi hai assistito ad un atteggiamento della dirigente scolastica e della sua vicaria quanto meno irrispettoso della volontà di una comunità, la comunità di Conversano che le ospita nell’esercizio del loro ruolo; irrispettoso fino al punto da coprire ripetutamente la targa dedicata alla memoria del giudice Borsellino (riapposta su prescrizione della Prefettura), fino al punto da far trovare chiuso il cancello di scuola che era il punto di arrivo e riflessione di un corteo celebrativo dell’anniversario della strage di Via D’Amelio il 19 luglio 2018;
se non solo da cittadina e associata Libera, ma anche da consigliera comunale ti sei prodigata affinché l’amministrazione si esprimesse nuovamente sulla questione, come fatto con la delibera di giunta n. 134 di giugno 2019;
se mille volte, in interventi pubblici, in post social, in dialoghi privati con docenti e genitori, hai posto la domanda più banale ed importante al tempo stesso: perché NO?;
se finalmente leggi i verbali del Collegio dei docenti del 20/05/22 e del Consiglio di Istituto del 25/05/2022 (allegati in stralcio), che pare sia stato seguito da un ulteriore Collegio dei docenti del 29/06/22 (di cui però non risulta ancora pubblicato il verbale);
se leggi i nomi di chi prende la parola, se capisci che i verbali sono assolutamente omissivi nel riportare le dinamiche delle proposte, nel non riportare interventi che hanno determinato la riesumazione della delibera del 2017 e il silenzio di molti dei docenti e dei genitori presenti; bene,
se negli ultimi 5 anni hai vissuto tutto questo, da privata cittadina, e da cittadina impegnata nella società civile e politica locale, per difendere e divulgare la cultura della giustizia e della legalità, e nonostante il fatto che l’intera città stia subendo la vergogna di un gesto così offensivo, finisci addirittura per tirare un sospiro di sollievo.
Sollievo, perché alla fine è persino meglio che il 2° Circolo Didattico non sia intestato al giudice Paolo Borsellino, perché sarebbe stato un gesto ipocrita da parte di una comunità scolastica di genitori e docenti quasi per intero evidentemente soggiogata da una dirigenza molto attenta al proprio orgoglio (anche quando cita fintamente il PTOF e il valore della legalità che si vuole insegnare agli ignari alunni), ed evidentemente capace di far temere ai genitori eventuali ripercussioni per gli alunni o per i percorsi lavorativi dei docenti, senza minimamente pensare all’onore della città che ospita l’istituzione che rappresentano, l’onore che avremmo nel poterci fregiare di un 2° Circolo Didattico intitolato alla memoria del giudice Paolo Borsellino.
Ma non possiamo arrenderci ed accettare di essere l’unico comune in Italia a rinnegare e offendere la memoria e l’esempio di Paolo Borsellino, tanto meno alla vigilia del 19 luglio 2022, il 30° anniversario della strage di Via D’Amelio: e se, dopo la delibera del Consiglio d’Istituto, la norma prevede che l’Ufficio Scolastico Territoriale e l’Amministrazione Comunale, allora io propongo che alla nostra comunità sia consentito un momento di confronto pubblico in piazza, proprio il prossimo 19 luglio, auspicando che l’ iniziativa sia dell’amministrazione comunale, e che vi partecipino la dirigenza, il corpo docente, i genitori, le associazioni e tutte e tutti i cittadini di Conversano.
Il confronto in piazza non può avere le omissioni di un verbale, ci consentirà di capire perché NO?