Abbiamo con piacere celebrato il 1° maggio, incontrandoci di nuovo in presenza in tanti a Conversano, per l’iniziativa “Abbiamo il diritto” del gruppo politico Quark.
Prima osservazione, pur essendo stata comunicata attraverso i consueti canali social, all’iniziativa non ha ritenuto di partecipare nessun rappresentante dell’amministrazione comunale; hanno portato il loro contributo i rappresentanti della Camera del Lavoro Cgil, di Conversano Bene Comune, Conversano Futura, Giovani PD, Partito Socalista Italiano, Valore Futuro, Rifondazione Comunista.
È stato inevitabile parlare di lavoro che manca, di lavoro che uccide, di lavoro che non gratifica, di lavoro non pagato, sottopagato, che mortifica la dignità dell’individuo, di lavoro pagato meno alle donne che agli uomini. Abbiamo parlato anche di lavoro che realizza le persone e i loro sogni; di lavoro che deve necessariamente mettere in comunicazione imprenditori e lavoratori; di lavoro che torni ad essere al centro delle politiche sociali ed economiche, come strumento attivo di emancipazione delle persone, e non più sommerso per non rinunciare a sussidi.
Ma siamo a Conversano, ed è stato inevitabile ricordare che nell’ultimo anno e mezzo l’amministrazione comunale ha più volte dichiarato la propria incapacità a reperire dati sulla condizione lavorativa dei cittadini conversanesi per genere, per età, per comparto economico.
Lo stesso anno e mezzo in cui sindaco e giunta hanno inteso sostenere il comparto dell’economia culturale solo con contributi erogati con criteri palesemente amicali, familiari e clientelari, senza favorire la nascita e lo sviluppo di vere imprese culturali e creative.
Lo stesso periodo in cui, con gli stessi criteri amicali, familiari e clientelari, alcuni cittadini sono stati assunti in comune con contratto interinale, senza che molti altri abbiano avuto la possibilità di candidarsi per mancanza di informazioni.
Lo stesso periodo in cui una segretaria generale ha preso le distanze dall’amministrazione comunale proprio per la disinvoltura, se non illegittimità, di alcuni atti amministrativi in materia di assunzioni.
Ebbene, il 1° maggio a Conversano è stato necessario ribadire che il lavoro è una cosa seria, e che presto se ne riparlerà in un consiglio comunale monotematico, che i consiglieri di opposizione chiederanno, e in cui si avanzeranno proposte molto concrete per dare al lavoro la centralità che merita anche nell’azione di governo locale.
