Il bando della Regione è rivolto a soggetti privati: persone fisiche, soggetti privati profit (ditte individuali, imprese in forma societaria, imprese sociali e imprese agricole), soggetti non profit (organizzazioni culturali, ETS, Fondazioni), enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale
Conversano – Un avviso pubblico (ALLEGATO IN FONDO A QUESTO ARTICOLO) della Regione Puglia, Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del Territorio Sezione Tutela e Valorizzazione dei Patrimoni culturali per “dare impulso ad un vasto e sistematico processo di conservazione e valorizzazione di una articolata gamma di edifici storici rurali e di tutela del paesaggio rurale“. Con una dotazione di cinquantaseimilioni di euro, per 375 progetti finanziabili con un importo massimo di centocinquantamila euro, la Regione Puglia ha voluto dare un chiaro segnale per la conservazione e valorizzazione del patrimonio rurale.
Le caratteristiche dell’avviso pubblico, le tipologie di architettura rurale, la finalizzazione dei finanziamenti, chi può presentare domanda, i progetti d’ambito:
1) Le tipologie di architettura rurale riferiscono a edifici ed insediamenti storici che siano testimonianze significative della storia delle popolazioni e delle comunità rurali, delle rispettive economie agricole tradizionali, dell’evoluzione del paesaggio, quali ad esempio: a) edifici rurali: manufatti destinati ad abitazione rurale o destinati ad attività funzionali all’agricoltura (mulini ad acqua o a vento, frantoi, masserie, trulli, scuole rurali, ecc.), che abbiano o abbiano avuto un rapporto diretto o comunque connesso con l’attività agricola circostante e che non siano stati irreversibilmente alterati nell’impianto tipologico originario, nelle caratteristiche architettonicocostruttive e nei materiali tradizionali impiegati; b) strutture e/o opere rurali: i manufatti che connotano il legame organico con l’attività agricola di pertinenza (fienili, ricoveri, stalle, essiccatoi, forni, pozzi, recinzioni e sistemi di contenimento dei terrazzamenti, sistemi idraulici, fontane, abbeveratoi, ponti, muretti a secco e simili); c) elementi della cultura, religiosità, tradizione locale: manufatti tipici della tradizione popolare e religiosa delle comunità rurali (cappelle, chiese rurali, edicole votive, ecc.), dei mestieri della tradizione connessi alla vita delle comunità rurali, ecc.
2) I finanziamenti dovranno essere finalizzati alla realizzazione di interventi che abbiano come oggetto opere materiali riconducibili alle seguenti tipologie: I) Risanamento conservativo e recupero funzionale di insediamenti agricoli, edifici, manufatti e fabbricati rurali storici ed elementi tipici dell’architettura e del paesaggio rurale, coniugati, ove opportuno e nel rispetto dei vincoli vigenti, ad interventi per il miglioramento sismico e dell’efficienza energetica nonché volti all’abbattimento delle barriere architettoniche; II) Interventi di manutenzione del paesaggio rurale; III) Allestimento di spazi da destinare a piccoli servizi sociali, culturali, ambientali e turistici (escluso l’uso ricettivo), per l’educazione ambientale e la conoscenza del territorio, anche connessi al profilo multifunzionale delle aziende agricole.
3) Possono presentare domanda di finanziamento soggetti privati: – persone fisiche – soggetti privati profit (ditte individuali, imprese in forma societaria, imprese sociali e imprese agricole) – soggetti non profit (organizzazioni culturali, ETS, Fondazioni, ….) – enti ecclesiastici civilmente riconosciuti che siano proprietari, possessori o detentori a qualsiasi titolo di immobili appartenenti al patrimonio culturale rurale.
4) L’Avviso pubblico prevede anche la presentazione di Progetti d’ambito, definiti come: “progetti presentati unitariamente che aggregano più di una domanda, presentata da distinti proprietari, possessori o detentori a vario titolo, relativamente a beni che insistono su aree contermini (*) allo scopo di massimizzare gli effetti in termini di riqualificazione paesaggistica e di valorizzazione culturale”. Si fa notare che ciascun richiedente può presentare una ed una sola domanda di finanziamento.
5) Gli interventi possono essere stati avviati a partire dal 1° febbraio 2020 Vincolo di 5 anni dalla conclusione dei lavori per la destinazione d’uso e i titoli di godimento (*) La conclusione dell’intervento riguarda sia i lavori strutturali che gli allestimenti e l’avvio della fruizione secondo quanto dettaglio nella proposta progettuale
DOTAZIONE FINANZIARA COMPLESSIVA: 56.263.724,77 euro NUMERO MINIMO DI PROGETTI FINANZIABILI: n. 375 interventi CONTRIBUTO MASSIMO EROGABILE PER INTERVENTO: 150.000,00 euro (*) INTENSITA’ DI CONTRIBUTO FINANZIARIO: • 80% sul costo totale di progetto • elevabile al 100% se il bene è oggetto di dichiarazione di interesse culturale • diversa aliquota in relazione ad altri regimi di aiuto applicabili (ex art. 3 comma 7 dell’Avviso, in relazione alla natura giuridica del soggetto proponente e alla tipologia di interventi proposti) In caso di PROGETTI DI AMBITO la somma dei contributi richiesti non potrà eccedere il multiplo di euro 150.000,00 corrispondente al numero di interventi che compone il progetto di ambito.
Procedura a sportello con valutazione, per la selezione delle domande ammissibili e finanziabili, seguendo l’ordine temporale di arrivo delle stesse su piattaforma
Struttura responsabile: Dipartimento Turismo, Economia della Cultura e Valorizzazione del territorio Sezione Tutela e Valorizzazione Patrimoni Culturali Sito web: www.regione.puglia.it/web/turismo-e-cultura Nel portale tematico del Sito istituzionale di Regione Puglia saranno pubblicati da martedì 12 aprile 2022 l’Avviso pubblico, i format per la costruzione della proposta progettuale e il link all’applicativo per il caricamento e la trasmissione della domanda e degli allegati, che Cassa Depositi e Prestiti ha reso disponibile per tutte le Regioni. Saranno inoltre pubblicate FAQ periodicamente aggiornate. Per richieste dirette di informazione: pnrr.cultura.puglia@regione.puglia.it