L’incontro del cronista con un cittadino “distinto e distratto” abituato a depositare la busta dei rifiuti in un luogo pubblico. La necessità di una ristrutturazione di un luogo “sacro”
Conversano – Martedì scorso (28 settembre 2021) un viale della Villa dei Caduti era trasformato in un piccolo angolo discarica, buste di spazzatura ordinate in fila indiana facevano bella mostra di sé.
Mercoledì scorso (29 settembre 2021) ore 07,40, mentre mi accingevo a salire in macchina, vedo giungere in villetta un attempato e distinto signore con in mano una busta di rifiuti. Si avvicina al piccolo mucchio di buste e la posa accanto.
Lo raggiungo e gli chiedo il perché del suo gesto. Si giustifica dicendo che avendo visto il mucchio ha ritenuto lecito posare la sua busta di rifiuti. Gli faccio presente che la villetta è un luogo pubblico e che bisogna avere rispetto dei beni pubblici anche se versano in uno stato pietoso. L’uomo capisce di aver sbagliato e va a riprendersi la busta.
Giovedì scorso (30 settembre) il viale è stato ripulito da un operatore ecologico accortosi del piccolo mucchio di buste per terra.
Abbandonata a se stessa da anni, non più curata giornalmente da un giardiniere, la Villa dei Caduti è un non luogo, non è più un giardino dove poter sostare, portare i bambini a passeggio.
Tanti anni fa era questa la Villa dei Caduti, ovvero un parco dove le famiglie si riunivano coi loro figli e parenti. Dove si respirava il profumo dei fiori delle piante e si godeva della vista delle aiuole ben mantenute. E in ultimo, c’era rispetto da parte dei cittadini per un luogo pubblico, c’era educazione.
Ciò che è adesso la Villa dei Caduti lo si può constatare coi propri occhi.
È stata vandalizzata, ovvero non c’è più un cestino dei rifiuti dove poter gettare carte, bottiglie.
Da anni le aiuole sono incolte e diventate una lettiera di escrementi di cani. I proprietari dei cani lasciano fare il loro bisogno senza raccoglierlo. Si respira un’aria fetida che, specie d’estate, diventa talmente puzzolente che non si può più sostare.
Se la si deve attraversare lo si deve fare in apnea talmente forte è il fetore che emanano le aiuole.
In alcune di esse ci sono piante secche, alberi secchi.
Un’ aiuola è adibita a deposito di cassette di legna da frutta. Sono accatastate dietro la cabina del gas. Ci si deve augurare che non prendano fuoco.
Di fronte a tale degrado è forse meglio asfaltare le aiuole o, se si vuole, basolare tutta la Villa dei Caduti con il materiale tipico del Casalnuovo: le chianche.
Ovviamente, asfaltando o basolando la Villa dei Caduti si lascerebbero gli alberi e le piante sane.
E il restyling della Villa dei Caduti potrebbe pure prevedere delle piccole toilette per i cani con tanto di rete fognaria e piccoli sciacquoni, cestini e video sorveglianza.
Mancando la gestione quotidiana del parco, mancando il senso civico, il rispetto del bene pubblico da parte dei cittadini, è bene rivoluzionare tutta l’area.

Non è necessario ne asfaltare le aiuole ne i viali ma rivitalizzarli con nuove bordure e alberi ad alto fusto che assorbono anche lo smog circostante. Semmai per i viali si potrebbe usare la pietra o le betonelle a disegno e bucolore. Si possono ridisegnare le aiuole antistanti il monumento per dare più spazio antistante il monumento stesso e piantare fiori. Purtroppo nelle ville e giardini di Conversano se c è il “verde” mancano di certo i fiori stagionali che li renderebbero più accoglienti.