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Quark chiede in Consiglio un monitoraggio della condizione dei giovanissimi, l’amministrazione: “E’ nostra intenzione rispondere con politiche volte all’intrattenimento”

Quark chiede in Consiglio un monitoraggio della condizione dei giovanissimi, l’amministrazione: “E’ nostra intenzione rispondere con politiche volte all’intrattenimento”

“Scuola e socialità? Meglio lo skate park”. Il movimento politico Quark precisa sulla discussione dell’interrogazione sugli under 16 presentata dalla consigliera Barbara Accardo nello scorso Consiglio Comunale

 Conversano – Il Comunicato del movimento politico QUARK

Martedì 20 aprile si è tenuto il Consiglio Comunale che prevedeva, all’ordine del giorno, l’interrogazione presentata dalla nostra consigliera Barbara Accardo in merito alle condizioni dei nostri studenti e studentesse.

In particolare, abbiamo chiesto al Sindaco se la decisione di assoluto divieto di circolazione per i minori di 16 anni dalle ore 16:00, prevista dall’ordinanza emessa il 26 febbraio, sia stata assunta sulla base di valutazioni scientifiche e statistiche oggettive, e di poter venire a conoscenza delle stesse.

Il primo cittadino ha risposto affermando che l’ordinanza è stata emessa alla luce di valutazioni basate, citiamo testualmente, “su quelle che sono le sue conoscenze”, esprimendo inoltre auto-compiacimento circa la capacità propria e dell’amministrazione di anticipare le disposizioni che qualche giorno dopo sarebbero state impartite dal Governo, che però, precisiamo, non erano dirette alla sola fascia d’età al di sotto dei 16 anni. Tuttavia, come abbiamo visto, l’ordinanza emanata dal primo cittadino non è comunque riuscita a evitare il contagio massiccio della terza ondata nella nostra città.

Ci duole constatare, ancora una volta, come il modus operandi di questa amministrazione poggi su valutazioni e analisi sempre estemporanee, improvvisate e, fatto ancor più rilevante, assolutamente “personali”, dunque prive di fondamento oggettivo.

Riteniamo che limitazioni così stringenti nei confronti di una fascia d’età, quella dei giovanissimi appunto, che già risente da un anno e mezzo delle ripercussioni della pandemia sulla socialità, la formazione e sulla sfera psicologica, debbano necessariamente essere precedute da un’analisi di merito e oggettiva.

Per le stesse motivazioni, la nostra consigliera Barbara Accardo, nella stessa interrogazione, ha chiesto se sia stato messo in atto un monitoraggio della condizione dei giovani e giovanissimi della nostra città, e quali interventi l’amministrazione abbia intenzione di mettere in atto per contrastare l’emergenza sociale e formativa.

Apprendiamo, per mezzo delle risposte del Sindaco e dell’assessora Lippolis, che è intenzione dell’amministrazione rispondere a tali problematiche mediante politiche volte “all’intrattenimento”, prevedendo ad esempio la costruzione di uno skate park nella nostra città ed “eventi dedicati ai giovani”, e rinviando qualsiasi azione di supporto al prossimo anno, quando invece sono sin da subito necessari spazi e servizi per coloro che dovranno affrontare esami di fine anno e recupero di debiti formativi.

Crediamo che l’amministrazione stia dimostrando, per l’ennesima volta, profonda incapacità di analisi del contesto e di risposta sistematica e programmatica.

Nei nostri emendamenti al bilancio preventivo, bocciati in toto dalla maggioranza, proponevamo lo stanziamento di fondi per l’istituzione di un servizio pubblico di supporto allo studio e l’apertura di uno sportello di counseling psicologico, anch’esso pubblico: riteniamo infatti che siano questi i servizi necessari alla comunità, inquadrati in un piano di politiche giovanili ampio e di lunga prospettiva.

Infatti, per mezzo di un questionario da noi redatto, cui hanno risposto 920 studentesse e

studenti, nella quasi totalità residenti a Conversano o frequentanti le scuole della nostra città, abbiamo potuto rilevare come la “didattica a distanza” abbia inciso notevolmente sull’apprendimento. A questo si aggiungono le profonde ripercussioni sulla sfera psicologica e sociale che studentesse e studenti percepiscono, costretti da ormai un anno e mezzo alla privazione di qualunque forma di socialità e aggregazione.

Il 60% delle studentesse e degli studenti raggiunti dal nostro questionario accoglierebbe positivamente l’istituzione di un servizio di counseling psicologico pubblico e, dato a nostro avviso molto interessante, il 13% risponde in senso negativo perché ammette di “vergonarsi”.

A tal proposito, ci dispiace che l’amministrazione, come affermato dall’assessora Lippolis, si sia adoperata per contattare le dirigenti e i dirigenti scolastici per reperire informazioni sulla condizione degli studenti solo a seguito della nostra interrogazione: evidentemente, come già detto, è questa la firma di un’amministrazione forse poco capace di darsi una programmazione ed essere previdente, al contrario di quanto sottenda il Sindaco quando dice di aver “anticipato” le disposizioni più restrittive emanate dal Governo nazionale e da quello regionale.

Speriamo tuttavia che questo costituisca un primo passo verso un lavoro di concertazione tra Istituzione comunale, Istituzioni scolastiche e tutti gli altri attori della formazione della nostra città.

In conclusione, crediamo che proprio i giovani stiano dimostrando, da oltre un anno, forte senso di responsabilità: piuttosto che inasprire lo scontro generazionale, riteniamo che l’amministrazione debba farsi carico del dovere di garantir loro servizi, spazi, supporto formativo, sociale e psicologico, permettendo loro di recuperare e superare oggi, non domani, non tra un anno, il gap formativo e la precarietà sociale che attualmente vivono.

QUARK

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